Vignate, stop alla nuova logistica "Diciamo no all’invasione di tir"

Il Comune rinuncia ad oneri per 8 milioni di euro: l’operatore aveva puntato su un’area di 41mila metri quadrati

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di Monica Autunno

"Ancora Tir? No, grazie". Rispedita al mittente la proposta di una nuova logistica e il Comune rinuncia ad oneri per 8 milioni di euro. "Il gioco non valeva la candela - così il sindaco Paolo Gobbi - . Non sono contrario alla logistica: ma penso si debba guardare oltre il trasporto su gomma". E poi: "Abbiamo pensato, tutti noi, che questo è il territorio che lasceremo ai nostri figli. Va tutelato". Non vuol passare per l’uomo del giorno il sindaco Paolo Gobbi, per una scelta comunque in controtendenza in una zona Adda Martesana divenuta terreno di conquista per logistica e spedizionieri dopo l’avvento della nuova rete infrastrutturale. E che, alla luce del decreto Genova, potrebbe conoscere un ulteriore importante sviluppo in tale senso nei prossimi anni. L’operatore in questione aveva puntato su un’area di 41mila metri quadrati circa, ora verde ma a destinazione produttiva (l’insediamento sarebbe comunque dovuto passare da una variante urbanistica al Pgt), nella zona vicina alla Cassanese e prossima al centro commerciale. Una proposta concreta, "una buona proposta - così Gobbi. "Avevo già incontrato gli operatori in passato, in estate è arrivato il momento delle scelte. Così ho convocato la mia giunta e la mia lista, abbiamo fatto le riflessioni del caso e infine deciso". L’insediamento, un canonico polo di trasporto merci. Interessanti, a dire poco, le contropartite: 8 milioni di oneri, possibili ulteriori opere e benefit per il Comune ospitante. Ma la trattativa non si è protratta. "Voglio che sia molto chiaro - così Gobbi - che non sono contrario agli insediamenti logistici, soprattutto nella piena consapevolezza che la logistica di oggi è molto differente da quella del passato.

Sul territorio ne ospitiamo già più di una, in qualche caso sono state utili anche a riqualificare aree degradate. Detto questo l’impatto c’è. Il mio assessore all’Urbanistica, particolarmente esperto, aveva fatto uno studio specifico negli anni scorsi. Credo che i tempi per investire sul ferro e non sul trasporto su gomma siano maturi, in questo senso Vignate è pronta a dare un contributo. Ma altri camion no". E poi la questione lavoro. "È un tema controverso. L’indotto in termini di occupazione di questo genere di insediamenti non è elevato. Non giustifica il sacrificio". Per il futuro, e volentieri, altre proposte saranno valutate. "L’area è produttiva, il sogno è quello di vederla riqualificata da un polo produttivo d’eccellenza, che porti innovazione e lavoro".

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