Tre vigili salvano la vita ad un motociclista, fermano emorragia con i cinturoni

Viale Cassala, i ghisa rallentano in modo decisivo le conseguenza dell'arteria femorale recisa

Il luogo dell’incidente

Il luogo dell’incidente

Milano, 21 luglio 2018 - "È il nostro lavoro: siamo contenti e soddisfatti per quello che abbiamo fatto, nulla di più". Parola dei tre agenti della polizia locale che l’altro giorno hanno salvato la vita a un motociclista coinvolto in un gravissimo incidente stradale: con i loro cinturoni sono riusciti a fermare l’emorragia da recisione dell’arteria femorale che quasi certamente l’avrebbe ucciso in pochi minuti. L’uomo, 55 anni, è tuttora ricoverato in rianimazione all’ospedale San Carlo, con prognosi riservata: è stato operato alla gamba, ha anche una frattura del bacino e le sue condizioni rimangono molto critiche. Se si salverà, lo dovrà alla prontezza dei tre ghisa soccorritori, che si sono trovati per caso sulla scena dell’incidente.

Torniamo alle 14.30 di mercoledì. Siamo in viale Cassala angolo via Schievano. Il centauro sta viaggiando in sella alla sua moto in direzione viale Troya quando si ritrova davanti un furgoncino bianco, che, stando ai primi rilievi, compie una manovra vietata: l’impatto è inevitabile, il 55enne viene disarcionato dalla motocicletta e finisce sulla corsia opposta dopo un volo di qualche metro. Lì vicino ci sono tre vigili motociclisti del Radiomobile – Carlo Gandini, Alessandro Gauzzi e Daniele Sanchini –, stanno controllando un altro motociclista che ha appena commesso un’infrazione. "All’improvviso – il racconto – abbiamo sentito un botto incredibile e ci siamo girati di scatto". I ghisa non perdono un attimo e si dividono i compiti per accelerare i soccorsi il più possibile: uno si preoccupa di identificare il conducente del furgoncino, uno chiama la centrale operativa e un altro si avvicina alla vittima per capire in quali condizioni si trovi. "Appena siamo arrivati – proseguono – ci siamo immediatamente resi conto che l’uomo aveva una ferita molto profonda alla gamba destra, con osso esposto e copiosissima perdita ematica". Gli esami medici successivi certificheranno la recisione dell’arteria femorale. "A quel punto, ci siamo sfilati i cinturoni e li abbiamo stretti attorno alla gamba ferita, in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118". Un’operazione provvidenziale: se l’intervento non fosse stato così tempestivo e ben eseguito, probabilmente il 55enne sarebbe morto dissanguato nel giro di qualche minuto. "I medici ci hanno più volte ringraziati, anche in ospedale, dicendoci che la nostra manovra ha certamente salvato la vita al motociclista", chiosano i tre ghisa. I loro nomi sono già stati segnalati al comandante di piazza Beccaria Marco Ciacci per un possibile riconoscimento, vista "l’alta professionalità e la prontezza di spirito" evidenziate sul campo. "Ancora una volta – commenta il vigile motociclista e segretario del Sulpm Daniele Vincini – i ghisa milanesi hanno dimostrato tutto il loro valore: ci facciamo sempre trovare pronti e preparati a qualsiasi evenienza, che sia per far rispettare il Codice della strada, arrestare i criminali o soccorrere i cittadini in difficoltà".

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