Vigili, stop allo sciopero per Sant'Ambrogio

Differimento dell’agitazione: agenti al lavoro il 7 dicembre ma la frattura con il Comune rimane

La Polizia Locale di Milano

La Polizia Locale di Milano

Milano, 4 dicembre 2018 - Vigili-Comune, frattura insanabile. Al momento. E nella mattinata di martedì 4 dicembre arriverà dalla Prefettura l’ordinanza di differimento dello sciopero proclamato da Sulpm e sindacati di base sulla giornata del 7 dicembre e definito «profondamente sbagliato» dal sindaco Giuseppe Sala: il provvedimento costringerà di fatto i ghisa a lavorare a Sant’Ambrogio, con la possibilità di programmare la mobilitazione in un’altra data. Una decisione quasi inevitabile, dettata dalla concomitanza di diversi eventi, alcuni consueti come la Prima della Scala e la Fiera degli oh Bej! oh Bej!, altri straordinari come la riunione dei ministri degli Esteri dei 27 Paesi dell’Ocse al Mico di via Gattamelata. Confermato, invece, lo stop agli straordinari deciso dalle stesse sigle e con la medesima motivazione, cioè il «no» all’introduzione del badge per la rilevazione della presenza: da oggi e fino a domenica gli agenti che aderiranno alla protesta non andranno oltre il normale orario; visto che attualmente molti dei servizi vengono svolti in straordinario, il rischio è che il sistema vada comunque in grave difficoltà. Nel pomeriggio di lunedì 3 dicembre a Palazzo Diotti si è svolto il tentativo obbligatorio di conciliazione, che si è chiuso con una fumata nera: le parti hanno ribadito le rispettive posizioni alla presenza del capo di gabinetto Natalino Manno, pur con qualche apertura da parte della delegazione di Palazzo Marino ritenuta insufficiente dai sindacati.

Il segretario del Sulpm Daniele Vincini ha difeso ancora una volta «la professionalità del Corpo», definendo «un’umiliazione» l’introduzione del badge: il sistema della cosiddetta spunta manuale, ha ricordato il vigile motociclista, «funziona da 158 anni, e ciò differenzia la polizia municipale da tutti gli altri dipendenti del Comune per storia e tradizione». Dal canto suo, il dirigente dell’amministrazione Valerio Iossa ha ribadito che l’introduzione del badge non mira certo a far emergere gli assenteisti, bensì rientra in un percorso più ampio di riorganizzazione della polizia locale. Con una doverosa premessa: la rilevazione elettronica della presenza è imposta dalla legge, e di conseguenza piazza Scala deve rispettare la normativa vigente. Tradotto: Palazzo Marino ha confermato la linea dura sull’argomento, senza margini di manovra. Sull’altro cavallo di battaglia del Sulpm, l’equiparazione dei ghisa alle altre forze di polizia, la delegazione del Comune ha sottolineato che si tratta di un discorso da sviluppare eventualmente a livello nazionale e con il coinvolgimento dell’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. A fine incontro, la Prefettura ha preso atto «dell’esito negativo del tentativo di conciliazione». Cosa succede ora? Oggi arriverà da corso Monforte il provvedimento di differimento, non di precettazione. La motivazione: mettere in atto l’agitazione il 7 dicembre avrebbe ripercussioni insostenibili per la città. «Con senso di responsabilità – chiosa Vincini – ci adegueremo alla decisione della Prefettura». Dal giorno dopo, però, i vigili torneranno in trincea. Nuova data per lo sciopero? Non è detto: nelle chat c’è già chi propone ai colleghi di astenersi dagli straordinari il 31 dicembre e il primo gennaio.

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