Vigile del fuoco morto in incendio, a Pieve l’ultimo saluto a Pinuccio

Toccanti le parole di Dante Pellicano che ha ricordato La Vigna: "Un uomo buono, sempre disponibile"

L'addio a Pinuccio La Vigna

L'addio a Pinuccio La Vigna

Pieve Emanuele (Milano), 13 aprile 2018 - È cominiciato ieri l’ultimo viaggio del vigile del fuoco volontario Pinuccio La Vigna, il pompiere 49enne deceduto venerdì scorso a San Donato Milanese. Un viaggio che si concluderà a Cercepiccola (Campobasso), paese di origine del vigile del fuoco, dove alle 17 dopo il rito religioso sarà sepolto. Per i vigili del fuoco è stata una lunga giornata di commozione che ha coinvolto tutta la comunità del Sud Milano e non solo. Alle 9,30 è stata aperta la camera ardente allestita nella rimessa della caserma di via Nilde Iotti dove sono stati centinaia i cittadini, conoscenti e amici che sono andati a rendere onore a Pinuccio. Alle 14 poi un corteo funebre scorato dalla Polizia locale si è diretto ad Assago dove, alle 15.30,  nella chiesa di Santa Maria, si è celebrato un funerale. Nonostante la pioggia battente, la chiesa era gremita e molta gente si è affollata nel piazzale antistante. C’erano tanti sindaci del Sud Milano, dove il distaccamento di Pieve è di primo intervento, a partire dal sindaco di Assago Graziano Musella e quello di Pieve Paolo Festa, vigile del fuoco anche lui. Presenti anche delegazioni della Croce rossa e della Protezione civile.

Schierati anche carabinieri, polizia di Stato, Guardia di finanza. In prima fila il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Gioacchino Giomi, il direttore regionale dei vigili del fuoco Dante Pellicano e il capo distaccamento Roberto Radaelli vicini alla compagna di Pinuccio, Amalia, che per tutta il tempo ha tenuto stretto a sé il casco di Pinuccio.  Toccanti le parole di Dante Pellicano che ha ricordato La Vigna: «Un uomo buono, sempre disponibile, che dal 2013 era diventato un volontario del nostro Corpo e svolgeva il suo ruolo in maniera professionale. In questi giorni di dolore mi ha colpito lo spirito di corpo di questi uomini che la sera della disgrazia hanno continuato a lavorare fino a quando non li abbiamo rimandati in caserma. Mi ha colpito trovare il vigile Luca Protopapa (il pompiere colto da malore nel tentativo di soccorrere la vittima) inginocchiato a pregare avanti alla branda vuota di Pinuccio». In chiesa le lacrime scorrono anche sul viso di Simona Dimarino, scampata al dramma, e di tutti i vigili del fuoco arrivati anche da Torino e da tutte la caserme della Lombardia.

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