Milano, il ghisa Antonio Pontiggia ucciso dal Covid: trovato morto in casa dai colleghi

Era in ferie da diversi giorni. Stroncato dal virus, i pompieri sono entrati dal tetto e hanno trovato il cadavere

I pompieri sono dovuti  entrare dal tetto della casa. Nel riquadro Antonio Pontiggia

I pompieri sono dovuti entrare dal tetto della casa. Nel riquadro Antonio Pontiggia

Milano, 2 novembre 2020 - Era a casa da alcune settimane, in ferie. Negli ultimi giorni, però, i colleghi che lo sentivano al telefono avevano notato qualcosa di strano nel tono di voce: "Tutto bene", aveva assicurato lui. La stessa risposta che aveva dato ai ghisa di Pieve Emanuele, Comune dell’hinterland in cui viveva, che erano andati a trovarlo per accertarsi che fosse in buone condizioni di salute: "Sto bene, ho solo qualche dolore", aveva detto senza aprire la porta dell’appartamento in cui abitava da solo. E invece, con ogni probabilità, Antonio Pontiggia, ghisa di 59 anni in servizio al Nucleo problemi del territorio della polizia locale di Milano, era già stato contagiato dal Covid-19.

Sabato mattina , all’ennesima chiamata a vuoto, amici e parenti hanno dato l’allarme: i vigili del fuoco sono entrati dal tetto e hanno rinvenuto il cadavere dell’uomo. Gli esami post mortem hanno confermato che il cinquantanovenne aveva contratto il virus Sars-Cov-2. Il sindaco di Pieve Emanuele Paolo Festa ha rivolto "un pensiero alla persona deceduta e le condoglianze alla sua famiglia"; in più ha ringraziato "gli agenti della polizia locale, che hanno dimostrato anche in questa vicenda la loro professionalità e capacità di adattarsi a ogni singolo intervento, soprattutto in questi mesi che li vedono impegnati a garantire la sicurezza del nostro territorio in tantissime situazioni molto particolari e rischiose".

Cordoglio anche da parte dei ghisa meneghini, che vedevano Pontiggia come un punto di riferimento per la sua pluridecennale esperienza in piazza Beccaria: schivo e riservato, tutti lo ricordano come un agente innamorato del suo lavoro e sempre presente in ufficio; aveva fatto tutta la trafila nei vari comandi decentrati e in diversi nuclei, fino ad approdare a quello dedicato ai problemi del territorio, che si occupa in particolare di occupazioni abusive e di recente dei controlli ai camper dei nomadi in giro per la città. «Siamo profondamente addolorati per la scomparsa del collega Antonio Pontiggia. Ci uniamo al dolore della famiglia e degli amici. Ciao Antonio, riposa in pace", il post sulla pagina Facebook del sindacato Sulpm. La notizia della morte del cinquantanovenne ha sconvolto i tanti colleghi che lo conoscevano: si tratta del primo caso di decesso da Covid-19 nel Corpo della polizia locale milanese. La prima ondata di contagi tra marzo e aprile ha solo lambito i ghisa, che hanno comunque pianto la scomparsa dell’ex ufficiale Sergio Lago, scomparso a 81 anni all’ospedale Sacco. La seconda ondata, tuttora in corso, sta coinvolgendo i vigili in maniera più pesante, con diversi casi segnalati nelle ultime ore.  

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