Milano, otto luoghi pedonali "per sempre": ecco dove

Vie, o tratti, del centro storico, di Lambrate e Garibaldi resteranno banditi alle auto dopo la sperimentazione

Porta Ticinese angolo via Vetere

Porta Ticinese angolo via Vetere

Milano -  Le sedie con i tavolini multicolori su uno spiazzo incorniciato da fioriere. Sulla facciata, le insegne del caffè e della libreria. "È Milano?", ha chiesto su Facebook un cittadino guardando la fotografia di uno scorcio di via Laghetto, in pieno centro, a pochi metri dall’Università Statale. Sì, è Milano. Questo tratto di via è uno degli otto punti diventati “pedonali per sempre“. Da fine maggio a oggi sono otto le vie, o parte di esse, spiega Palazzo Marino in una nota, restituite ai pedoni "a tempo indeterminato" dopo la sperimentazione deliberata dal Comune di Milano tra il 2020 e il 2021. Via i parcheggi delle auto e largo alle passeggiate e alle soste senza motore.

L’ultima in ordine di tempo è l’area in piazza Sant’Ambrogio, già oggetto di delimitazione temporanea a maggio del 2021 per consentire l’occupazione di suolo pubblico alle attività commerciali. Il tratto di via Laghetto interessato è quello vicino a via della Signora; nell’elenco pure il controviale di via Molino delle Armi in prossimità di piazza Vetra, piazza Giovine Italia, via Santa Tecla e via Vetere. Questi primi sei sono tutti spazi del centro storico.

Mappa pedonalizzazione definitiva
Mappa pedonalizzazione definitiva

Il Municipio 1 si era espresso favorevolmente lo scorso maggio sulla pedonalizzazione definitiva in merito a cinque siti (nella richiesta di parere non compariva piazza Sant’Ambrogio), chiedendo però accorgimenti: intervenire per rigenerare le aree, garantire l’accessibilità degli spazi alle persone diversamente abili e con difficoltà di deambulazione; recuperare gli stalli di sosta per residenti (strisce gialle) che sono stati cancellati. Le altre due oasi sono la porzione di piazza San Materno adiacente a via Accademia, in zona Lambrate, e un tratto di via Nino Bonnet in zona Garibaldi.

Durante gli anni di pandemia, per andare incontro a bar e ristoranti messi in ginocchio, il Comune ha snellito le procedure per chiedere occupazioni temporanee di suolo pubblico per tavolini, ombrelloni e altre strutture temporanee in modo da ampliare gli spazi. Dopo il periodo transitorio, il settore Mobilità ha verificato, in accordo con i Municipi, l’andamento della sperimentazione. "Visto che queste modalità di incontro e di svago si stanno stabilizzando – commenta l’assessore alla Mobilità Arianna Censi – e la voglia di attività all’aperto sta aumentando, l’Amministrazione ha scelto di rendere definitiva la pedonalizzazione di alcune aree". In futuro, con i Municipi, si potrà pensare a creare nei siti ormai pedonali anche delle opere strutturali di consolidamento.

 

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