Milano, video hard online: ragazza nel mirino

L’ex compagno e un altro uomo arrestati dalla polizia locale per “revenge porn”. Volevano punirla per averlo lasciato

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Milano, 21 ottobre 2019 - Un filmato che riprendeva la coppia durante un rapporto sessuale pubblicato su Facebook, foto intime date in pasto agli utenti del social network come ultimo sfregio alla ex compagna. Continui messaggi con minacce (“Ti rovino, ti distruggo, ti ammazzo”) e anche la brutale aggressione subita da un amico della vittima, episodio che ha spinto la donna a sporgere denuncia. Grazie agli agenti del Nucleo tutela donne e minori della polizia locale di Milano una 24enne, italiana, è uscita da un incubo. I due uomini che avevano reso la sua vita un inferno - l’ex compagno originario del Kosovo e un amico di lui - sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta che vede gli indagati accusati anche di “revenge porn”, la diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. È la prima volta che il Nucleo specializzato della polizia locale milanese si trova a contestare il nuovo titolo di reato.

L’incubo, per la vittima, è iniziato nei mesi scorsi, quando è iniziata la relazione con il kosovaro di 32 anni, alle spalle precedenti penali per spaccio e altri reati, ora accusato di maltrattamenti, violenza, lesioni e “revenge porn”. Tra febbraio e la scorsa estate, secondo il suo racconto, sarebbe stata picchiata più volte. Colpi alla schiena e al volto, improvvise esplosioni di violenza per gelosia o per i motivi più futili. Ha deciso di lasciarlo, di troncare quel rapporto che le stava rovinando la vita. Ed è caduta in una spirale di minacce e violenze, che hanno coinvolto anche i suoi familiari, presi di mira dall’ex compagno e dall’amico di lui, un italiano di 28 anni, che ha agito come un “gregario”. Messaggi, riportati nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip, che hanno terrorizzato i destinatari. «Ha firmato la sua condanna a morte», scriveva il kosovaro riferendosi alla 24enne. Poi, a un amico della donna: «Ti lascio in carrozzina, ti ammazzo e ammazzo tutta la tua famiglia».

Un giorno la ragazza ha scoperto che l’ex compagno aveva diffuso su Facebook le fotografie hard e il filmato del rapporto sessuale, con un frame usato anche come foto profilo di WhatsApp. E il video era stato postato sul social network anche dal “gregario”. Una escalation di violenze fino a quando, a settembre, l’amico della donna già minacciato con messaggi è stato sorpreso dai due uomini nel parcheggio di un centro commerciale, scaraventato giù dalla sua auto e pestato con calci e pugni. Dopo la spedizione punitiva la donna si è rivolta alla polizia locale, che ha condotto le indagini coordinate dal Quinto Dipartimento della Procura diretto dall’aggiunto Letizia Mannella. La ragazza ora si trova al sicuro, mentre per i due uomini si sono aperte le porte del carcere di San Vittore. 

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