Video, disegni e interviste su Cusano tutto racchiuso nella mappa virtuale

Un lavoro che ha coinvolto 800 persone che hanno voluto contribuire a raccontare il territorio

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di Laura Lana

Cellulari e tablet in mano, cuffie nelle orecchie e si parte alla scoperta della città. È una Cusano insolita quella che esce dalla Mappa virtuale degli spazi, che non racconta solo i luoghi simbolo, ma regala materiale di approfondimento per scoprire la vita post pandemica e le speranze di studenti, commercianti, genitori, associazioni e altri ancora.

Un progetto corale quello di “Ri-abitare gli spazi”, che ha coinvolto più di 800 persone in un percorso creativo per rielaborare i propri luoghi personali e intimi, attraverso la realizzazione di testi, audio, video, disegni, interviste. "Per due anni i progetti territoriali sono rimasti fermi. Questo lo abbiamo pensato la scorsa primavera, quando non era chiaro che limitazioni ci saremmo portati dietro: siamo ripartiti, immaginando la complessità di tornare ad attraversare gli spazi e riappropriarci dei luoghi fisici e interiori - spiega l’ideatore Wauder Garrambone -. Abbiamo iniziato dall’associazione Sorriso, che ha visto protagonista un gruppo di ragazzi che frequentano il centro e poi il progetto si è diffuso sul territorio".

Associazione CittàGiardino, Ipis, negozi, scuole, comitati genitori, Proloco, docenti sono stati coinvolti in laboratori di formazione e azione. Ogni gruppo ha prodotto un contenuto e i materiali sono stati inseriti nella mappa per raccontare l’esperienza di un territorio e scoprire qualcosa di nuovo dalla pandemia. "L’idea è di esplorare la cartina dal proprio smartphone, andando in giro, ma anche di incontrarsi - sottolinea Chantal Dumont, che ha lavorato per sviluppare la mappa con il grafico Ciro Trezzi -. Abbiamo inserito il market e la farmacia che non si sono mai fermati in pandemia, ma anche gli spazi di socialità che sono mancati, come il bar e il ristorante, e abbiamo pensato alla cura della persona e al benessere con il parrucchiere e la toelettatura di animali perché in quel periodo sono stati di grande compagnia e conforto per le persone che erano sole".

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