Via Padova, il sindaco Sala ai cittadini: "Non mollate"

Il primo cittadino al Ligera dopo le minacce: legalità da tutelare

Il sindaco Giuseppe Sala con i titolari del Ligera

Il sindaco Giuseppe Sala con i titolari del Ligera

Milano, 12 luglio 2018 - Un invito ai cittadini a «insistere», a «farsi sentire» perché in via Padova «non bisogna fare un passo indietro» sulla legalità, la sicurezza ma anche l’integrazione. È questo il messaggio portato dal sindaco Giuseppe Sala allo Spazio Ligera, storica enoteca del quartiere e luogo di aggregazione, i cui proprietari, Federico Chendi e Riccardo Bernini, sono stati minacciati da criminali che volevano estorcergli denaro.

L’episodio si è concluso con l’arresto di uno dei due uomini, un italiano con precedenti penali, e ha raccolto la solidarietà degli abitanti di via Padova che in tanti ieri sera si sono ritrovati all’Enoteca. Insieme a loro sono arrivati a portare la vicinanza dell’amministrazione il sindaco Sala, l’assessore alla Sicurezza e vice sindaco, Anna Scavuzzo e il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci. «Il rispetto della legalità è un valore a Milano, da tanto tempo: noi ci siamo. Mi pareva giustissimo testimoniare la nostra vicinanza – ha detto il sindaco parlando a clienti del locale e abitanti della zona –. Via Padova era ingiustamente nota come area pericolosa, in realtà in questi anni si è dimostrato un grande impegno da parte delle associazioni e anche il Comune sta facendo la sua parte».

Sala  ha spiegato che il piano di recupero della case sfitte di edilizia popolare, che prevede la consegna di 3 mila alloggi sfitti entro la fine del mandato, «è in linea e io lo controllo ogni giorno. Nessuno sgarro altrimenti tolgo la pelle ai mei», ha scherzato. Ma il Comune non basta perché in via Padova è importante anche il presidio di associazioni, di comitati e dei cittadini. Nonostante questo «Invito tutti a insistere e farsi sentire, educatamente ma fatevi sentire. - ha sollecitato Sala -. Noi risponderemo a tutti». Questi episodi «vanno bloccati sul nascere - ha concluso uno dei due gestori del locale, Federico Chendi -. Via Padova non deve tornare indietro e speriamo che il Comune porti a termine i progetti sulle periferie che ha promesso».

 

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