"Via Lecco, la violenza è allarmante. Malamovida sul tavolo del prefetto"

L’appello di Michele Albiani, presidente della commissione Sicurezza di Palazzo Marino: ora intervento forte

Tra sabato e domenica si è scatenata una maxi-rissa in via Lecco

Tra sabato e domenica si è scatenata una maxi-rissa in via Lecco

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

«Io sono molto preoccupato per la situazione di via Lecco. I fatti violenti di sabato hanno allarmato ancora di più i cittadini ma io ricevo segnalazioni continue, da commercianti e non, di aggressioni, furti e rapine che avvengono in strada anche utilizzando lo spray al peperoncino. Ci vuole un aiuto da parte delle forze dell’ordine. La polizia locale può intervenire fino a un certo punto. Ho chiesto che il tema della malamovida venga portato al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura con il ministro Lamorgese". Michele Albiani, presidente della commissione Sicurezza e Coesione sociale di Palazzo Marino, responsabile Diritti del Pd metropolitano e sostenitore del Rainbow district attorno a via Lecco, commenta la notte di follia tra sabato e domenica, quando si è scatenata una rissa con bottiglie e coltello alla quale si è aggiunto un festeggiamento non autorizzato con fuochi d’artificio a poca distanza. Non solo: alcuni residenti hanno immortalato un’ambulanza che avanzava a passo d’uomo tra la folla. Il tema sicurezza resta alla ribalta dopo i fatti di Capodanno e l’episodio di viale Coni Zugna con al centro l’agente di polizia locale che ha sparato un colpo in aria, aggredito da alcuni ragazzi che gli hanno poi sottratto la pistola dalla quale è partito il secondo sparo accidentale.

Lo stesso Albiani si è ritrovato nella bufera dopo che in un post su Facebook (rimosso poco dopo) aveva chiesto il licenziamento del ghisa. "Chiunque può sbagliare. Io l’ho fatto con un post che commentava a caldo gli eventi", ha scritto in un messaggio successivo, segnalando di essere stato bersaglio di insulti e minacce dopo che, "nonostante avessi subito cancellato il post, scusandomene per i contenuti, il segretario della Lega Salvini ha deciso di mettermi alla gogna". Ora come intervenire in via Lecco e dintorni? "Porta Venezia, ho appreso, è uno dei quartieri in cui è alto il tasso di denunce per rapine. Ci vuole un aiuto da parte delle forze dell’ordine. Io raccolgo le segnalazioni e le comunico all’Amministrazione, che le porta al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Per via Lecco sono intervenuto lunedì in Consiglio comunale, sottolineando che come Comune dobbiamo agire. Qualche mese fa avevo proposto di vietare il consumo del vetro in alcune aree: arrivano persone che si procurano le bottiglie da minimarket e supermercati. Vietare l’asporto dopo le 22, tramite un’ordinanza, non è servito a risolvere il problema: ha fatto solo perdere fatturato a chi rispettava le regole".

I residenti del Comitato del Lazzaretto sono sul piede di guerra per la movida selvaggia. Convocherete un incontro ad hoc? "Confermo che occorre un lavoro corale, bisogna ascoltarsi. L’incontro è da convocare". Come mai in via Lecco la situazione è degenerata? "Sacche di disagio generano degrado e c’è un senso di impunità. Sabato era stato organizzato un ‘Silent party’ (ragazzi proponevano musica da ascoltare con delle cuffie, a pagamento, ndr) che a me non risulta autorizzato. Io l’avevo segnalato. È successo alle 3.30, quando i locali erano chiusi, e in strada. La violenza che sta emergendo c’è in poche altre zone della città, il grido d’aiuto del quartiere non deve restare inascoltato". Segui gli aggiornamenti sul sito www.ilgiorno.it

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro