Via Gola, anziano ricoverato: occupata la sua casa

L’ennesimo blitz in via Gola degli abusivi: due minorenni sfondano la porta e si allacciano alla rete elettrica altrui. I regolari: ora basta.

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di Marianna Vazzana

Porta sfondata e invasione di un appartamento Aler, con furto di energia elettrica a completare “l’opera”. Un copione che si ripete, purtroppo, in via Gola, tristemente nota per occupazioni abusive, spaccio, criminalità e degrado tra i caseggiati popolari a pochi passi dal Naviglio Pavese. Ma stavolta il fatto è ancora più grave, perché in una delle scale al civico 23, al terzo piano, è stato preso di mira l’alloggio di un anziano che ora è in una Rsa. "E’ andato via da poco più di un mese", dicono i vicini. Un uomo di 80 anni che viveva solo, con gravi problemi di salute. "Spesso cadeva in casa", aggiungono. Nel quartiere che ha mille occhi e mille orecchie, dove le serrature di cancelli e portoni sono perennemente rotte per consentire viavai indisturbati, la notizia di un appartamento vuoto, seppur ancora affittato, si è diffusa. Così una manciata di giorni fa la porta è stata buttata giù.

Nessuno dei vicini si meraviglia. "Abbiamo sentito dei rumori – racconta una donna – ma non ci abbiamo fatto nemmeno caso perché qui, ormai, le occupazioni sono la normalità. Gli assalti non si sono mai fermati neppure durante il lockdown, e la maggior parte degli occupanti è ancora dentro. Una volta abbiamo chiamato i vigili del fuoco perché temevamo una perdita di gas".

Nell’appartamento dell’ottantenne, però, l’intervento di sgombero c’è stato: la polizia è intervenuta mercoledì poco prima delle 11, dopo la segnalazione di Aler: dentro c’erano due ragazzi egiziani di 15 e 17 anni, senza precedenti, che sono stati denunciati per violazione di domicilio e furto di corrente elettrica e riaffidati ai genitori. L’ingresso è stato messo in sicurezza, con una lastra di protezione.

"Ma possiamo andare avanti così?", protestano gli inquilini regolari. Pochi parlano e, chi lo fa, chiede l’anonimato "perché non viviamo sereni, temiamo ritorsioni. Non è neppure sicuro addentrarsi nei cortili e chiedere informazioni tra gli appartamenti, perché non si sa mai chi si può incontrare".

Lo scorso 30 giugno la polizia aveva scoperto due case-covo di spaccio in via Gola 23 e in via Borsi 10 sequestrando un “bazar della droga” tra marijuana, cocaina, Mdma, hascisc e shaboo. Per tre persone era scattato l’arresto. Ma è solo uno dei tanti episodi.

A Capodanno, in strada, alcuni giovani avevano incendiato rifiuti e masserizie e poi aggredito i vigili del fuoco intervenuti. A maggio, sempre in via Gola, era stato aggredito l’inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti. "Basta Far West", il grido d’aiuto che si solleva ogni volta tra i cittadini. Il sospetto è che dietro i disordini ci sia la mano degli antagonisti di Cuore in gola, occupanti in uno spazio di via Pichi. Lo scorso 6 giugno Aler Milano ha sporto ufficialmente denuncia per occupazione abusiva nei confronti del centro sociale, primo passo per lo sgombero.

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