Milano da dimenticare, quelle notti da incubo in via dei Transiti

Risse, ubriachi e abbandono dei rifiuti.: "Ambulanze ogni sera"

Via dei Transiti

Via dei Transiti

Milano - Schiamazzi, grida, musica a tutto volume fino all’alba e rifiuti abbandonati per strada. I residenti di via dei Transiti - in corrispondenza della fermata della metro Pasteur - hanno vissuto l’ennesima notte da incubo e a modo loro hanno cercato di denunciare la situazione di degrado del quartiere, che si protrae ormai da anni, pubblicando sui social le foto che documentano lo scempio a cui devono assistere ogni mattina prima di andare al lavoro. Se in parte Amsa ha contribuito a ripulire la strada dalle bottiglie e dai frammenti di vetro sparpagliati per terra, laddove l’azienda milanese non è arrivata, sono intervenuti gli stessi residenti, come racconta Giuliana Biondi, custode di una delle palazzine che si affaccia sull’area verde di via dei Transiti.

"Lavoro qui da 13 anni e la situazione è peggiorata drasticamente negli ultimi tempi. Soprattutto in questo periodo, con Milano semideserta, gruppi appartenenti alla comunità sudamericana, si ritrovano a bere fino al mattino, sfruttando la possibilità di acquistare alcolici nei minimarket aperti fino a tarda notte. Il problema è che spesso la situazione degnera in risse e accoltellamenti. Le ambulanze arrivano di continuo e guai ad affacciarsi dalla finestre per lamentarsi, nella maggior parte dei casi si ricevono insulti o minacce", racconta la donna. La zona è tradizionalmente conosciuta per essere multietnica e per subire in parte l’influenza di via Padova, una delle aree a maggiore densità migratoria di Milano, tetestimoniata dalle attività commerciali circostanti. Il proprietario di un negozio di calzature situato all’inizio di via Padova racconta che nell’ultimo anno ha subìto due rapine e che al momento è tentato di chiudere e anticipare la pensione, esasperato dai furti e dalle rappresaglie. Dall’altra parte ci sono i giovani che si ritrovano a vivere le contraddizioni di cui è ricca questa zona. Alessio , libero professionista, vive in via dei Transiti da quasi sette anni e ammette che alla base di questo senso di insicurezza generale ci sia una mancanza di integrazione e di rispetto reciproco: "Mi sento poco tutelato: l’anno scorso ho assistito ad una tentata rapina dal vivo, con il malvivente che ha minacciato una ragazza con il coltello. Da residente dico che mi spiace assistere a questi episodi perché molti giovani stanno investendo proprio in questa area, a Nolo, aprendo nuove attività", conclude.

Federica e Ludovico, giovane coppia di 26 anni, che ha appena aperto un’agenzia creativa, si trovano parzialmente soddisfatti della propria scelta di vita: "Le situazioni di disagio sono all’ordine del giorno nella nostra palazzina, alcuni appartamenti sono abitati in maniera abusiva da decine di persone, eppure qui abbiamo notato la presenza di un senso di comunità e di solidarietà, che è praticamente inesistente altrove. Siamo iscritti al gruppo facebook del quartiere, e quando possiamo, cerchiamo di offrire aiuto regalando abiti o mobili che non usiamo più a chi ne ha bisogno. E viceversa se abbiano bisogno di favori, riceviamo subito aiuto. Alla fine ci prendiamo tutto, sia il bello che il brutto di questa zona" spiegano i due fidanzati.

 

 

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