Esplosione in via Brioschi: un'estate da sfollati

Una decina di famiglie passerà il Ferragosto lontano da casa

Due residenti portano i loro effetti personali fuori dagli appartamenti evacuati

Due residenti portano i loro effetti personali fuori dagli appartamenti evacuati

Milano, 15 agosto 2016 - Difficile chiamare “casa” il palazzo di via Brioschi 65, sventrato dall’eplosione provocata dalla fuoriuscita di gas domenica 12 giugno. Eppure, per le famiglie che tuttora sono sfollate, quello è il posto in cui tornare. Quando? Ancora non si sa. Sono 21 gli alloggi inagibili. Circa la metà i nuclei che nelle ultime settimane si sono dati da fare per cercare una sistemazione alternativa, necessaria finché non potranno rimettere piede nei loro appartamenti. E passeranno mesi, nella migliore delle ipotesi. Le famiglie sono state ospitate in un residence a carico dell’amministrazione comunale fino alla fine di luglio. Nel frattempo ci sono stati incontri per pensare al “dopo”. Chi vorrà, potrà abitare in alloggi comunali a canone calmierato, da arredare. Ed è arrivato il momento di scegliere. Cinzia Passera, che sulle spalle ha ancora il mutuo da pagare per il suo alloggio di via Brioschi, ha deciso di provvedere autonomamente: "Mi trasferirò provvisoriamente in un monolocale in zona, in attesa di capire quando potrò rientrare a casa".

E su come passerà il Ferragosto non ha dubbi: "Resterò a Milano a sistemare la nuova casa". Ha deciso di non accettare l’alloggio proposto dal Comune per diversi motivi: "È in zona Quarto Oggiaro, lontano dal mio luogo di lavoro, ed è completamente da arredare. Sarebbe una spesa eccessiva, considerando che ho anche da pagare l’affitto, oltre al mutuo dell’altra casa". E ringrazia i “vicini” della social street Residenti in San Gottardo, via Meda e dintorni, "preziosissimi perché grazie a loro ho trovato un monolocale già arredato e a un prezzo accessibile", da lasciare quando potrà rientrare a casa sua, due piani sotto l’appartamento esploso. "Sulle tempistiche non sappiamo ancora nulla, se ne riparlerà a settembre, siamo in attesa della relazione dei periti". Simona, invece, ha voluto staccare la spina in questi giorni d’agosto. "Sono partita, passerò il Ferragosto lontano da Milano". Abitava nella scala D, la stessa dei due studenti morti a causa dell’esplosione. Al Comune ha chiesto di poter decidere se accettare o meno l’alloggio a edilizia convenzionata entro il 10 settembre. "Mi è stato detto di sì. Sto cercando un’alternativa nella zona di via Brioschi ma non ho ancora escluso l’offerta del Comune. Pure io pago il mutuo e chiederò alla banca se è possibile sospenderlo".

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