Via agli aiuti, Cesate ci mette il cuore

La raccolta è iniziata da Daniela e Giancarla in un garage: ora due magazzini pieni con beni da spedire

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di Roberta Rampini

L’idea è stata di "due pazze sognatrici", come si definiscono Giancarla e Daniela, che ci chiedono di non mettere il cognome, perché non sono loro le protagoniste di questa storia di straordinaria generosità, come capirete più avanti. "Abbiamo chiesto al nostro amico Vasyli, di origine ucraina, che moltissimi conoscono perché da anni fa il cuoco nella scuola materna San Francesco di Cesate, cosa potevamo fare per aiutare il suo popolo in questo momento drammatico - raccontano le due cesatesi - lui ci ha chiesto di raccogliere generi alimentari e di prima necessità, ci ha messo in contatto con don Igor Krupa, parroco della comunità ucraina a Milano, che sta organizzando i furgoni per la spedizione degli aiuti alla frontiera polacco. E così noi abbiamo scritto un semplice messaggio Whatsapp e sabato pomeriggio lo abbiamo mandato a pochi amici. Il miracolo che non ci aspettavamo è che quel messaggio è diventato virale e in poche ore siamo state travolte da tantissime donazioni". E così la taverna e il garage messe a disposizione da Giancarla e Daniela in poche ore si sono riempiti di cibo, vestiti per bambini e altri generi da inviare al popolo ucraino. "La solidarietà non è mai mancata nella nostra Cesate ma, questa volta è stato qualcosa di indescrivibile,, spiegano le due amiche.

Lunedì hanno dovuto cercare un altro posto dove raccogliere le donazioni.. Non c’è voluto molto. Due imprenditori hanno messo a disposizione i loro magazzini e anche quelli, in poche ore, si sono riempiti. "Non basta solo un grazie, mancano le parole per descrivere la riconoscenza nei confronti tutti i cesatesi, ma non solo, perché sono venuti anche da altri Comuni - raccontano Giancarla e Daniela -. Abbiamo vissuto momenti di grande emozione che ci hanno riempito il cuore. Molte persone si sono fermate e ci hanno aiutato nello smistamento. È stato uno splendido pomeriggio di meravigliosa umanità". Come dicevamo all’inizio, le protagoniste di questa storia non sono Giancarla e Daniela, ma centinaia di cesatesi che continuano a portare nel magazzino di via Matteotti 9 cibo, indumenti e coperte.

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