Umberto Veronesi, politici e scienziati: "Gigante della medicina ha fatto la storia"

Dopo la morte di Umberto Veronesi, il ricordo di politici e scienziati. Sala: "Milanese vero". Maroni: "Ha

Umberto Veronesi

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Milano, 8 novembre 2016 - La morte di Umberto Veronesi ha destato il cordoglio del mondo politico, scientifico e della socità civile. Morto a 90 anni a Milano, Umberto Veronesi lascia un vuoto nel mondo della ricerca, cui ha contribuito a dare una spinta decisiva nella ricerca contro il cancro. Legatissimo alla città di Milano, contribuendo a farne un'eccellenza in campo sanitario.

SALA - "Umberto Veronesi è stato da milanese vero, uno dei protagonisti della storia di Milano. Egli ha unito alla sue qualità di medico e di scienziato di fama mondiale una forte e decisa passione civica e politica". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la notizia della sua morte. "Milano e l'Italia - ha scritto in una nota Sala - piangono in lui la figura di un vero laico capace di costruire istituzioni che hanno alleviato il percorso della malattia di migliaia di persone. A tutti continuare la sua strada nel dialogo e nel rispetto delle idee di tutti".

MARONI - "Provo un grande dolore per la scomparsa del professor Umberto Veronesi, un gigante della medicina moderna che ha combattuto il male. Ciao Umberto, riposa in pace". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni commenta così, sul suo profilo Facebook, la notizia della scomparsa del professor Umberto Veronesi.

FONDAZIONE VERONESI - "Credere nella scienza significa credere nel futuro". Oggi per noi e' un giorno tristissimo, grazie per i tuoi insegnamenti #GrazieProf". E' quanto si legge in un Tweet della Fondazione Veronesi. Fondata dall'oncologo nel 2003 allo scopo di sostenere la ricerca scientifica e attiva anche nell'ambito della divulgazione.

AIRC - "Umberto Veronesi faceva parte di una generazione di medici che hanno fatto la storia della medicina in Italia e che sono cresciuti all'interno dell'Istituto Tumori di Milano, il primo luogo di cura che ha approcciato la malattia oncologica con l'occhio della modernità". Lo afferma Pier Giuseppe Torrani, Presidente dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). «Tutti i malati oncologici, e AIRC in particolare, devono molto alla sua lungimiranza di medico e scienziato e alla sua instancabile tenacia nel perseguire l'obiettivo di terapie più umane, efficaci e accessibili a tutti". A Veronesi, ricorda, "si deve la nascita della Giornata per la Ricerca sul Cancro nel 1998, una delle attività più qualificanti di AIRC, che ancora oggi ogni anno informa la cittadinanza sui risultati raggiunti per la cura del cancro e sull'importanza di sostenere il lavoro dei ricercatori. Gli appassionati interventi di Umberto Veronesi al Palazzo del Quirinale, davanti al Capo dello Stato e alla platea di rappresentanti delle istituzioni e del mondo della scienza, facevano breccia nei cuori delle persone e moltiplicavano l'impegno collettivo a sostegno della missione di AIRC". "Nel 2015, in occasione del Cinquantesimo di AIRC, Veronesi è stato insignito del Premio AIRC 'Credere nella Ricercà per aver lanciato con Giuseppe Della Porta - conclude Torrani - una sfida storica a colleghi e cittadini in un'epoca in cui il cancro era un male innominabile per dare alla ricerca oncologica la visione e il sostegno necessari per rendere il cancro più curabile".

IEO - "Supereremo il dolore annichilente di oggi continuando a sviluppare e realizzare le idee del nostro Prof, in modo che sia sempre in qualche modo con noi". A dirlo è Roberto Orecchia, direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), commentando la morte dell'oncologo Umberto Veronesi. «Umberto - ha detto Orecchia - ci ha ripetuto che il corpo si ammala e muore, e nessuno può accettare questa realtà più lucidamente di noi medici oncologi. Ma la mente può continuare a vivere attraverso le idee e la loro rielaborazione da parte di altre menti». Quando Veronesi ha progettato e fondato l'Ieo nel 1994, spiega la struttura, «voleva un ospedale che ruotasse intorno al paziente nella sua globalità e complessità di persona, e dove la ricerca fosse tutt'uno con la clinica perché il maggior numero di pazienti potesse avere accesso a tutte le terapie più avanzate che la scienza medica mette a diposizione. L'Ieo ha trasformato questa nuova idea di ospedale in realtà, ed oggi ancor di più la squadra che Veronesi stesso ha designato due anni fa, si assume il compito di proseguire nel solco tracciato dal Professore".

LA VICINA - "L'ho visto l'ultima volta un mese fa. Era sempre molto disponibile e gentile". Con queste parole una vicina di casa ha ricordato l'ex ministro e oncologo Umberto Veronesi scomparso all'età di 90 anni. La donna, che ha uno studio di consulenza nello stesso palazzo dove risiedeva Veronesi, ha ricordato una persona "gentile e sempre cordiale". La notizia della morte "l'ho appresa poco fa".

Una testimonianza senza pari - Il commento di Sandro Neri

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