Darsena, tornano i pusher della birra/ VIDEO

Bottiglie nascoste nei cespugli. Galoppini fanno la spola davanti ai bar

Venditori abusivi di alcolici

Venditori abusivi di alcolici

Milano, 23 aprile 2018 - È partita la nuova “stagione” all’insegna dell’abusivismo alcolico. Sono tornati sabato sera in Darsena i venditori irregolari di birra. Che si aggiungono ai colleghi specializzati nella vendita di rose, accendini e cianfrusaglie varie mai spariti dalla circolazione, neanche in inverno. Il weekend, al porto dei milanesi, è all’insegna di conferme e novità. Il fulcro dei traffici di sigarette di contrabbando è sempre all’inizio del ponticello pedonale, in direzione piazzale Cantore.

Protagonisti negativi sono ancora giovanissimi nordafricani. Ma con una variazione. Dopo lo scandalo della scorsa estate, col sequestro di bottiglie di birra conservate in condizioni igieniche disastrose nei tombini di viale D’Annunzio e dintorni, i venditori hanno inaugurato un nuovo sistema basato sulla divisione del lavoro: il compito di rifornire la birra è affidata a galoppini che nascondono le bevande nelle sporte gialle della spesa. I venditori poi attirano i clienti con il collaudato modus operandi: lanciano inviti diretti alla folla che scende dal ponticello, oppure trotterellano su e giù con il secchiello pieno di birre e blocchi di ghiaccio lungo la Darsena. Il clima di una notte dal sapore quasi estivo, il prezzo stracciato fra 2 e 3 euro e la comodità di bere subito, senza fare fila, invogliano all’acquisto. I titolari dei locali non accolgono ovviamente bene la notizia. Luigi Galvagno ha aperto da pochissimi mesi il suo Coffee Stories in viale Gorizia e scuote la testa: «Non mi pare giusto che i locali siano sottoposti ad un regime stringente di controlli mentre altri sono liberi di fare quello che vogliono, in barba al pagamento delle tasse e al rispetto delle norme igienico-sanitarie. Servono più forze dell’ordine in giro». 

Qualcuno si ricorda del provvedimento dell’amministrazione, lanciato la scorsa estate sull’onda del decreto Minniti, per far scattare il Daspo urbano nei confronti dei venditori abusivi. «Per quel che mi riguarda, basterebbe essere pizzicati una volta per far emettere il Daspo» commenta Carlo Scalvini di Berberè in via Vigevano. Gianpiero Secondini di Rost-eat sottolinea il pericolo delle bottiglie di vetro lasciate per terra: «Il problema non è nuovo. Di notte si forma un “tappeto” di bottiglie, i cocci possono ferire se si cade o diventare un’arma». Ragiona sul danno possibile per i cittadini anche Elena Vix di Extrò Cafè: «Le persone dovrebbero pensarci due volte ad acquistare la birra. Vale la pena di rischiare la propria salute, viste le condizioni igieniche?». 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro