Milano, venditore di rose pestato a sangue da due clochard

E' accaduto in via Rovello, l'uomo è stato salvato dal portiere di un albergo

I carabinieri nella zona dell’aggressione

I carabinieri nella zona dell’aggressione

Milano, 21 settembre 2018 - Un'aggressione brutale. Una raffica di calci e pugni, anche con la vittima a terra ormai esanime. Un raid senza un apparente perché. Poi il provvidenziale intervento del portiere di un albergo, che è riuscito a mettere in fuga i balordi evitando che si accanissero ulteriormente su un uomo a terra inerme. Una fuga destinata a durare poco, con ogni probabilità, visto che già pochi minuti dopo il raid i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno identificato e controllato alcune persone che potrebbero essere legate al pestaggio. Riavvolgiamo il nastro. Sono le 20.45 di ieri, siamo all’angolo tra via Rovello e via Pozzone, a due passi da piazza Castello.

A un certo punto, si sentono delle urla provenire dall’area antistante un cantiere che sta di fronte alla sede del Consolato generale dell’Algeria, come riferiscono alcuni testimoni. In strada si fronteggiano tre persone: da una parte, un venditore di rose sulla cinquantina originario dello Sri Lanka, una persona molto gentile ed educata secondo i racconti di chi lo incrocia ogni giorno in via Dante e dintorni; dall’altra parte, due senzatetto, descritti come verosimilmente di origine sudamericana, che da mesi bivaccano in zona (uno ha sempre un cane con sé). A un certo punto, uno dei due clochard spintona con violenza il cingalese, che reagisce provando ad allontanare l’aggressore.

Quest’ultimo gli sferra un pugno e lo fa cadere a terra, proprio davanti all’ingresso del London Hotel. Il cinquantenne prova a ripararsi dai calci, ma l’altro colpisce con veemenza e pare non volersi fermare, nonostante l’amico cerchi di bloccarne la furia. Per fortuna, in quel momento arriva il portiere dell’albergo, insospettito dai rumori: esce in strada, si accorge della gravità della situazione e riesce a interrompere immediatamente il pestaggio, mettendo in fuga i due. Poi la chiamata al 112 per chiedere aiuto: il cingalese perde sangue dalla bocca, ha forti dolori alla nuca e non riesce a parlare, pur rimanendo cosciente durante i soccorsi; portato in ambulanza all’ospedale Pini, è malconcio ma dovrebbe cavarsela.

Sul posto arrivano in pochi minuti anche diversi equipaggi del Nucleo Radiomobile: i militari raccolgono le testimonianze di alcuni presenti e si mettono subito alla ricerca dei presunti aggressori. Poco prima delle 22, la possibile svolta all’indagine-lampo: sotto i portici della chiesa all’angolo tra via San Tomaso e via Broletto sarebbero state individuate alcune persone ritenute compatibili con le descrizioni a disposizione, anche se le verifiche degli investigatori dell’Arma sono andate avanti per tutta la notte.

 

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