Botte al ristorante vegano, 18enne si giustifica: "Volevo solo prenderli in giro"

Ai domiciliari il diciottenne, i tre complici tornano liberi

Carabinieri in azione (foto archivio)

Carabinieri in azione (foto archivio)

Milano, 26 maggio 2018 - «Ero ubriaco, volevo soltanto prenderli un po’ in giro...». Si sarebbe giustificato così M.D., il 18enne arrestato martedì sera dai carabinieri della Compagnia Duomo con l’accusa di aver picchiato e rapinato un 31enne che stava cenando ai tavolini del «Vegan World» di viale Monte Nero. Dopo l’interrogatorio, il gip Livio Cristofano ha disposto per lui i domiciliari; rimessi in libertà i tre amici, uno di 18 anni e due di 19, bloccati nel parchetto di viale Caldara subito dopo il raid dai militari comandati dal capitano Matteo Martellucci. In sostanza, soltanto M.D., già denunciato nel 2015 per imbrattamento in zona Crocetta, è stato ritenuto responsabile della vicenda, insieme al quinto componente del gruppo ancora ricercato dagli investigatori. È stato lui, come sostenuto a verbale dalla vittima, a insultare i due ragazzi seduti all’esterno del locale: «Vegani di m., fate schifo! Che c. vi state mangiando? Che schifo che mi fate, vieni vieni, ti aspetto...».

E' stato lui a lanciare un sampietrino contro il 31enne e a minacciarlo impugnando un posacenere. È stato lui a rubargli il giubbotto contenente portafogli e cellulare nella seconda fase del blitz. Ed è stato ancora lui a prenderserla con i carabinieri intervenuti sul posto («Pezzi di m.», il poco oxfordiano benvenuto che ha riservato alle divise) e a suggerire agli altri tre di non aprire bocca in caserma: «Non parlate, tanto ora ci rilasciano». E invece no: su disposizione del pm di turno David Monti, i militari della Duomo hanno fatto scattare le manette ai polsi di tutti e quattro per rapina aggravata in concorso. Colpito alla schiena e alla spalla sinistra, per fortuna il 31enne pestato non ha riportato gravi contusioni: medicato sul posto dai sanitari del 118, non ha avuto bisogno di ulteriori cure in ospedale.

 

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