Vasche di laminazione del Seveso, avanzano i lavori e le proteste

Dopo l’ennesima esondazione da Milano e dai paesi dell’hinterland ci si domanda a che punto siano le opere

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Vasche di laminazione del Seveso avanzano i lavori insieme alla protesta. Dopo la bomba d’acqua che venerdì scorso ha sommerso Milano e dintorni, ieri Marco Granelli, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Milano ha fatto il punto sul Piano vasche davanti al consiglio comunale milanese. L’ultima esondazione ha spinto l’acceleratore sul progetto contestato, osteggiato, respinto dai territori contrari ad accogliere le acque inquinate del Seveso. "Sono ripresi e proseguono a pieno ritmo i lavori già appaltati dell’area di laminazione di Senago sul Canale scolmatore di nord-ovest , che permetterà il raddoppio della portata scolmata dal Seveso a Paderno Dugnano-Palazzolo e laminerà contestualmente anche le piene dei Torrenti Pudiga e Garbogera", ha detto Granelli. Avanza il cantiere per la realizzazione della vasca di Senago, la più importante, fra le quattro previste. Non mancheranno i disagi per la circolazione locale. "Siamo riusciti a evitare la chiusura della Via De Gasperi (Provinciale 175) propedeutica alla realizzazione della vasca di laminazione" ha annunciato la sindaca di Senago, Magda Beretta. Sul fonte di Paderno e Varedo è "pronto e in fase di approvazione per l’avvio della gara di appalto dei lavori anche il progetto di bonifica del sito ove sarà realizzata l’opera di laminazione". Infine Granelli ha ricordato i cantieri partiti lo scorso 20 luglio per la realizzazione della vasca nel Parco Nord a Bresso. La più osteggiata. Non sono mancati fuori da Palazzo Marino, i cittadini del comitato No vasca, insieme a loro a protestare il sindaco di Bresso, Simone Cairo (centrodestra), con la consigliera comunale Silvia Sardone (Lega). Fine lavori annunciata per l’estate 2022.Mon.Gue.

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