Covid, Galli: "La variante Delta ci darà una triste ripassata"

I morti della seconda ondata, da settembre a oggi, sono 93mila. L'infettivologo: senza la vaccinazione degli under 40 non ne usciamo

Massimo Galli

Massimo Galli

L'incubo variante Delta e la curva dei contagi che non si abbassa (ieri 2.072 nuovi contagi ma con meno tamponi) impongono di tenere alta la guardia contro il virus. Ne è convinto Massimo Galli, direttore malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, che, ospite di  Agorà Estate, lancia l'allarme. "Questa variante ci darà una triste ripassata. Continuando a far finta che i problemi non esistano, vorrei ricordare quanto è successo l'anno scorso. L'anno scorso si diceva che non c'era problema e che in estate il virus era andato in letargo o addirittura che era morto. Ebbene dal primo settembre a oggi abbiamo avuto 93 mila morti. Ciò non accadrà quest'anno, perché abbiamo il vaccino e molte persone si sono vaccinate - ha osservato Galli - ma sarebbe meglio evitare che il Paese non si possa muovere per incapacità di essere lungimirante e rapido negli interventi. Alla politica e ai politicanti dico che a forza di litigare e contrapporsi per procurarsi qualche consenso in piu da parte dell'elettorato noi possiamo trovarci a breve in guai molto maggiori".

Intervenendo poi in merito al dibattito sulla vaccinazione che trova in disaccordo alcuni politici, Galli avverte: "Finché il virus circola negli under 40 non ne usciamo. In quasi tutte le rianimazioni del Paese ci sono oggi pazienti under 40 ricoverati, questo perché su grandi numeri trovi persone con caratteristiche genetiche, fisiche e storia personale di altre malattie, che rischiano se contagiate di sviluppare una malattia grave. Da quando ci sono i vaccini le persone muoiono di meno - conclude  l'infettivologo- dobbiamo usarli senza se e senza ma".