Vaccini Covid: da lunedì 10 prenotazioni aperte ai cinquantenni in Lombardia

Oggi riprendono le iniezioni per il personale scolastico

Vaccini

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Milano - Lunedì prossimo, il 10 maggio, "la più grande vaccinazione di massa della storia dell’umanità" attraversa un altro passaggio-chiave. In Lombardia si aprono le prenotazioni dell’antiCovid per i cinquantenni che non hanno patologie, non sono caregiver né hanno un motivo professionale che conferisca loro priorità nella campagna. A parte la precedenza anagrafica, questi nati tra il 1962 e il 1971 sono i primi vaccinandi della "categoria 5" del piano nazionale rivisitato dal generale Francesco Paolo Figliuolo: quella del "resto del mondo", fino ai 16 anni solo finché non ci saranno vaccini approvati per l’età pediatrica.

E il via libera a far prenotare i cinquantenni da lunedì è arrivato per tutt’Italia dalla struttura del commissario, che raccomanda "gradualità" e mantiene "ferma" la priorità a chi più rischierebbe prendendo il Covid, nell’ordine ultraottantenni, persone gravemente disabili o malate, gli altri over 60, i malati cronici che dal primo maggio in Lombardia possono prendere appuntamento fin dai 16 anni. L’annuncio dell’apertura del sistema Poste - via portale, numero verde, Postamat o i portalettere che han già raccolto ventimila prenotazioni in Lombardia - ai cinquantenni da lunedì è arrivato ieri dal governatore Attilio Fontana, mentre la vice al Welfare Letizia Moratti ha comunicato che da oggi ricominciano le vaccinazioni per il personale scolastico. Quelle che eran state sospese a metà aprile dal commissario, dopo la nuova limitazione di AstraZeneca (ora in revisione) agli over 60, per dare precedenza ai più fragili.

All’epoca, gli universitari e l’84% dei 258mila docenti e non docenti registrati sul vecchio portale di Aria avevano già avuto la prima dose; a chi aveva una prenotazione dopo il 15 aprile era stata disdetta. "Nei prossimi giorni", ha fatto sapere la Regione, la prenotazione con Poste verrà aperta per i lavoratori della scuola che non erano riusciti a vaccinarsi: i codici fiscali di coloro che avevano aderito, e quelli di coloro che non avevano aderito ma erano negli elenchi del Ministero integrati da Comuni e istituti privati via mail, sono stati inseriti in una "white list" per essere riconosciuti dal portale. Mentre già da oggi i loro colleghi vaccinati che non avevano avuto una data per il richiamo riceveranno sms con l’appuntamento. Per i dubbi del personale scolastico è stato creato anche un canale dedicato del call center (800 894545).

La Regione ha anche chiarito come sarà applicata la nuova disposizione del ministero della Salute di allungare i tempi del richiamo per chi ha avuto Pfizer o Moderna in prima dose: a chi riceve l’iniezione di questi vaccini a mRna a partire da oggi, la seconda sarà programmata a sei settimane (dopo 35-42 giorni), mentre i richiami che sono stati fissati fino a ieri restano confermati (a 21 o 28 giorni). "Così potremo coinvolgere più persone", ha ricordato Fontana parlando di questa svolta decisa dal Cts nazionale che in combinato con le nuove forniture (nel mese di maggio, ha detto il generale Figliuolo, l’Italia riceverà 17 milioni di razioni d’antiCovid) permette questo sprint alla campagna lombarda che, dopo aver superato le 114mila iniezioni quotidiane, ha dovuto rallentare a 85mila su ordine del commissario per non bruciare le riserve.

"Stiamo raggiungendo i 4 milioni" di vaccini iniettati, ha aggiunto la Moratti: "Abbiamo praticamente completato gli over 80, tranne quelli a domicilio; siamo al 96% degli over 70 (con la prima dose, ndr ) e al 55% degli over 60 che hanno aderito". Le rinunce ad AstraZeneca? "Intorno all’1%".