In Lombardia senza vaccino 150mila bambini

Solo il 17% degli inadempienti si è messo in regola da agost. Da marzo scattano multe e stop alla frequenza delle materne

I dati regionali

I dati regionali

Milano, 17 febbraio 2018 - In sei mesi, da quando è scattata la legge sull’obbligatorietà, 31.417 alunni si sono vaccinati. Tanti. Ma all’appello, al 31 dicembre 2017, ne mancano ancora 152.981 su una popolazione di 1.409.500 ragazzi che frequentano gli asili nido, scuole materne, elementari, medie e superiori fino ai 16 anni.

L’ultima “conta” sulla copertura vaccinale lombarda è di Regione Lombardia, con i dati raccolti dai centri vaccinali. Gli inadempienti erano 31.417 ad agosto, il 17,04% di questi si è messo «in regola». Percentuale che sale se si considera la popolazione di asilo e scuola materna, per le quali la vaccinazione corrisponde a un “aut aut”: l’asilo non è obbligatorio, chi non è coperto non può iscriversi. Regola che vale per tutte le scuole, private incluse. Così, se per esempio all’asilo nido, fra i nati del 2015, erano 8.795 gli inadempienti, 2.620 sono stati vaccinati in questi mesi, il 29,79%. Alla materna, fra i 91.984 nati nel 2012, erano 8.350 gli alunni non vaccinati: numero dimezzato, sempre al 31 dicembre, e sceso a 4.286. Cifre diverse se si scalano le classi della scuola dell’obbligo – dove se non si è vaccinati non si resta fuori ma si rischia la multa – e si arriva all’età dei richiami, i più “snobbati”: classe 2001, per esempio, 93.458 nati, 45.982 inadempienti ad agosto, 9.364 “recuperati”. «Raffrontando le rilevazioni della coorte 2014 fatte a gennaio 2017, con quelle di gennaio 2018, dopo la legge dell’obbligo, la copertura del vaccino esavalente è passata dal 94,4% al 95% e quello dell’MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia) dal 93,4 al 94,3%, quindi obiettivo raggiunto per il primo e ormai prossimo per il secondo», sottolinea l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Anche se di lavoro ne resta ancora tanto da fare e all’orizzonte c’è una scadenza: 10 marzo.

Che succederà? Gli alunni che avevano presentato l’autocertificazione dovranno portare alla direzione didattica il certificato vaccinale o la fotocopia del libretto. Se l’appuntamento per effettuare le vaccinazioni mancanti è fissato dopo il 10 marzo, niente multa (o esclusione dall’asilo) solo fino al giorno indicato. Chi ha un esonero temporaneo o definitivo, deve consegnare l’attestazione al centro vaccinale per la sua registrazione nel registro vaccinale, diversamente agli atti risulterà inadempiente e verrà richiamato dall’Ats. Dalla data del 10 marzo - almeno per ora - non si scappa: in mancanza di certificati si resta alla porta. Su Milano e provincia (Ats Città Metropolitana) sono ancora 78.732 i ragazzi fino a 16 anni che non si sono sottoposti alle vaccinazioni richieste, e se nella “coorte” del 2015 su 29.736 bambini, dei 4.031 non “in regola” con le vaccinazioni 929 (il 29%) nel frattempo si sono presentati al centro vaccinale, i più grandi sono da richiamare all’appello: nella classe 2001 - che conta 31.756 ragazzi - 18.459 risultano inadempienti. «Risultati meno performanti – conferma l’assessore regionale – nelle coorti dove l’inadempienza non comporta l’esclusione dalla frequenza scolastica, anche perché in questa fascia di età si concentrano soprattutto i richiami a cui più frequentemente i soggetti non aderiscono. Questo ci spinge a rafforzare ulteriormente il rapporto con i pediatri di libera scelta con la stessa modalità con la quale abbiamo agito per il morbillo (quando, prima della legge sull’obbligo, siamo riusciti a recuperare in un solo mese il 10% dei bambini non vaccinati) e di proseguire con l’intensificazione dell’informazione».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro