Lombardia, per andare a scuola si sono vaccinati in quattromila

È il bilancio alla seconda scadenza fissata dalla legge Lorenzin: entro ieri gli alunni dovevano consegnare alle scuole dell’obbligo i documenti

Vaccini (Archivio)

Vaccini (Archivio)

Milano, 31 ottobre 2017 - Undicimila vaccini prenotati, e quattromila tra bimbi e ragazzini dai 6 ai 16 anni «recuperati» dall’inizio dell’anno scolastico. È il bilancio della Lombardia alla seconda scadenza fissata dalla legge Lorenzin: entro ieri gli alunni dovevano consegnare alle scuole dell’obbligo i documenti (libretti o certificati vaccinali, esenzioni, richieste di vaccinazioni mancanti o le relative autocertificazioni). I genitori degli scolari che non si mettono in regola coi nove vaccini obbligatori (saranno 10 solo per i nati dal 2017 in poi) rischiano una multa da 100 a 500 euro, mentre all’asilo la frequenza è già inibita ai bimbi per i quali non sono stati prodotti almeno i certificati provvisori dal 12 settembre. Del milione 149.474 lombardi dai 6 ai 16 anni, ricorda l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, «circa 95 mila risultano inadempienti» ad almeno una dose di vaccino obbligatorio sui registri regionali. «A breve, non appena le scuole ci daranno riscontro (hanno 10 giorni per trasmettere gli elenchi di chi non ha portato i documenti all’Ats, ndr) saremo in grado di dare una mappatura del territorio».

Intanto, le otto Ats lombarde hanno ricevuto 11 mila prenotazioni di vaccini per ragazzini nati dal 2001 al 2011, e quattromila hanno già avuto le dosi mancanti. E adesso, annuncia l’assessore, il documento con le vaccinazioni dei propri figli minorenni (valido come il certificato rilasciato dall’Asst o la copia del libretto vaccinale che anche chi ha autocertificato dovrà consegnare a scuola entro il 10 marzo 2018) si può scaricare dal fascicolo sanitario elettronico attraverso il sito dei servizi welfare online della Regione. Il documento ha un QRCode che permette alle autorità di verificarlo. Per scaricarlo occorre però autenticarsi, con lo Spid (Sistema pubblico d’identità digitale, anche attivato attraverso le Poste ad esempio) o il codice della tessera sanitaria (che si ottiene con una password rilasciata dalle Asst, cioè gli ospedali). E per accedere alle vaccinazioni del figlio bisogna aver espresso un consenso che, ora, si può dare anche on line. A Milano resta l’opzione, per chi è in regola coi vaccini, di ricevere entro 3 giorni lavorativi il certificato via mail, scrivendo a certificativaccinazioni.milano@asst-fbf-sacco.it e allegando una copia della propria carta d’identità, i dati anagrafici propri e del bambino e, se qualche vaccino è stato fatto privatamente o comunque fuori dal comune di Milano, i documenti che l’attestano.

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