Radiato un altro medico anti vaccini. Linea dura: la salute va tutelata

Decisione dell'Ordine di Milano. lui si ribella: "Caccia alle streghe"

Dario Miedico con i suoi sostenitori prima dell'udienza (Newpress)

Dario Miedico con i suoi sostenitori prima dell'udienza (Newpress)

Milano, 25 maggio 2017 – L'Ordine dei medici di Milano ha radiato Dario Miedico, medico legale di 76 anni considerato un paladino dagli antivax. Come il cardiologo Roberto Gava, il primo cui l’Ordine di Treviso ha applicato la massima sanzione prevista dall’anno scorso per i camici bianchi che sconsigliano le vaccinazioni senza motivazioni scientifiche. La decisione, che risale a sabato, è stata comunicata all’interessato ieri mattina. La commissione disciplinare l’ha presa all’unanimità: 15 voti su 15. «Senza entrare nel merito – si limita a dire il presidente dell’Ordine milanese Roberto Carlo Rossi – riteniamo che non vada abbassata la guardia contro il diffondersi di convinzioni irrazionali, non fondate su nessuna evidenza scientifica, che potrebbero mettere a rischio la salute pubblica».

Miedico, che vive a Savona ma è iscritto all’Ordine di Milano («Da 51 anni, l’anno scorso mi hanno dato una medaglia»), non è ancora radiato tecnicamente, finché non riceve le motivazioni. Entro 30 giorni, poi ne avrà 60 per fare ricorso alla Cceps (Commissione centrale per gli esercenti professioni sanitarie) del Ministero della Salute, e in questo caso la radiazione sarà sospesa. Sia lui che l’Ordine potrebbero poi impugnare il giudizio di secondo grado in Cassazione. Lui assicura che si opporrà in tutti i modi. Si dice vittima «di una caccia alle streghe: colpiscono me per metter paura a tanti medici perplessi», e promette battaglia con l’associazione Medicina democratica contro il decreto Lorenzin: «È quello il cardine, da quasi quarant’anni sostengo che è assurdo e pericoloso obbligare a un atto sanitario come le vaccinazioni. Ma rifiuto di considerarmi un no-vax: se ci fosse un’epidemia sarei il primo a vaccinarmi. Non ho mai sconsigliato le vaccinazioni a nessuno: non sono un pediatra o un medico di base, sono un medico legale. Al massimo nelle conferenze che faccio porto informazioni che fanno riferimento a fatti».

Le segnalazioni all’Ordine su Miedico, che ha firmato la famosa lettera in cui 153 medici, di cui 19 pediatri, dichiaravano che in base «all’esperienza clinica quotidiana» i bambini non vaccinati «appaiono indubbiamente e globalmente più sani», non riguardavano la contrarietà all’obbligo ma i video in cui, come in interviste e convegni anche in sedi istituzionali, da anni parla diffusamente degli svantaggi delle vaccinazioni in base alla sua esperienza più che trentennale come perito di parte nelle cause sui danni da vaccino. La radiazione «pare far ritornare ai tempi del nazi-fascismo, una mossa voluta e pianificata in un perfido meccanismo più grande», tuona il Comilva, movimento «per la libertà delle vaccinazioni» che sabato manifestava a Milano pro Miedico, paragonandolo a Falcone e Borsellino e a Gesù. Anche il deputato della Lega Alessandro Pagano parla di «fascismo», il Codacons di «provvedimento da Inquisizione». «Tolleranza zero contro chi rinnega la natura stessa dell’evoluzione in medicina attraverso la ricerca scientifica», festeggia invece il deputato Pd Federico Gelli. E Roberto Burioni, l’immunologo che combatte le bufale antivax sui social: «Fuori due. Finalmente i pazienti vengono protetti, e si torna a essere orgogliosi di essere medici»

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