Vaccini Covid, Fontana: "Entro luglio tutti avranno avuto almeno una dose"

Ieri in Lombardia superate le 65mila iniezioni. E intanto arrivano in Italia 1,5 milioni di dosi Pfizer

Fontana visita l'hub vaccinale di Codogno

Fontana visita l'hub vaccinale di Codogno

Milano - Ieri in Lombardia "abbiamo superato 65mila vaccini in un giorno, il sistema ha funzionato molto bene. La prossima settimana alzeremo l'asticella verso l'alto". A dirlo è stato il governatore della Lombardia Attilio Fontana, durante un toru nella bassa Lombardia, tra Cremona e Codogno. Parlando dell'hub lodigiano ha detto: "Un'opera ben organizzata, ben fatta nella quale si potrà concludere, presto io mi auguro, questa campagna vaccinale: basta che arrivino i vaccini. L'unico vero limite è quello".

"Il generale Figliuolo sta rispettando la parola, sta dicendo quali sono le dosi e poi quelle dosi effettivamente arrivano. Quindi siamo convinti che si potrà andare verso la soluzione di tutti i problemi".

"Se arriveranno i vaccini l'estate sarà sicuramente migliore del 2020".  Anche perché, la campagna vaccinale, nelle intenzioni del presidente Fontana, prevede di dare almeno una dose a tutti entro fine giugno, metà luglio. "Se arrivano i vaccini tra fine giugno e metà luglio almeno una dose l'abbiamo data a tutti, poi concluderemo la seconda. Dopo la prima dose la tranquillità è già notevole", ha ricordato Fontana. Secondo il piano reso noto dalla Regione nelle scorse settimana il primo giro di vaccinazioni potrebbe chiudersi, nelle migliori condizioni, il 18 luglio.

In merito alle rieperture, "la condizione perché non ci sia un passo indietro è che i cittadini si rendano conto della necessità di rispettare le misure". La Lombardia potrà tornare in zona gialla da lunedì "se i dati continuano in questa direzione, con leggeri e costanti miglioramenti... penso proprio di sì".

L'arrivo delle dosi

E intanto inizierà oggi la consegna alle Regioni di oltre 1,5 milioni di dosi di vaccino Pfizer, di cui è previsto l'arrivo in mattinata negli aeroporti di Ancona, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari, Bologna, Malpensa, Napoli, Pisa, Roma Ciampino e Venezia. Le dosi verranno consegnate direttamente alle strutture designate dalle Regioni, per la successiva distribuzione ai punti di somministrazione. Lo fa sapere la struttura commissariale all'emergenza coronavirus, guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo.

Gli hub vaccinali

"Con questa settimana entrano in funzione quasi tutti centri massivi nell'elenco dei 76 centri approvati". Lo ha detto il direttore generale dell'assessorato al Welfare lombardo, Giovanni Pavesi, nel corso di un'audizione in commissione regionale Sanità. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è quello di poter vaccinare il più possibile in pochi centri molto grandi, che ci consentono una logistica più facile e ci permettono unìassistenza diretta della nostra emergenza-urgenza, perché eventi avversi possono sempre succedere". Infine "siamo pronti ad aumentare l'orario di accessibilità nei centri vaccinali. Oggi sono attivi dalle 8 alle 20, ma nulla toglie di poter prevedere un orario aggiuntivo serale o pre-mattutino".

In merito alle vaccinazioni effettuate ogni giorno in regione, Pavesi ha aggiunto: "Ci avevano tarato per questa settimana su un giornaliero di poco più di 50mila somministrazioni al giorno, noi le superiamo abbondantemente. E L'impegno è di crescere ancora, per settimana prossima ci siamo tarati per superare le 65mila vaccinazioni, dopo possiamo confermare le 100mila vaccinazioni al giorno. Le quantità che facciamo sono quelle che pensiamo possa arrivare fino al 6 maggio".

I tre vaccini

"Dopo le prime preoccupazioni, stiamo somministrando in maniera abbastanza omogenea i tre vaccini: Moderna lo destiniamo soprattutto agli estremamente fragili e alle vaccinazioni domiciliari, su Pfizer e AstraZeneca ci sembra che la distribuzione stia avvenendo in maniera uniforme, con qualche leggero rallentamento, che non pregiudica l'attività vaccinale, sulla spiegazione qualche volta di AstraZeneca, che si risolve con vaccinazioni avvenute".

Lo ha detto il direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, nel corso dell'audizione alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale Lombardo. "La partecipazione della gente è completa, chi si prenota viene - ha aggiunto - pochi slot rimangono vuoti. Questo è un buon segno per mantenere i numeri che ci siamo messi come obiettivi, quello che avevamo detto lo stiamo confermando, con qualche punta di numero e velocità maggior".