Vaccini di massa, ma ancora troppi in Rianimazione

La Lombardia seconda per dosi somministrate, eppure la curva è come quella della prima ondata

Covid

BOLOGNA CLINICA PRIVATA VILLALBA DIVENTATO OSPEDALE COVID. Nella fotoil reparto di terapia intensiva di Villalba

Milano, 13 maggio - La Lombardia adesso corre: 4,5 milioni di dosi consegnate alla Regione, 4,3 utilizzate. Quota raggiunta: 95%, la seconda in Italia dopo la Puglia. Merito anche della mancata fuga da AstraZeneca che - a differenza di Lazio e Sicilia - qui non ha spaventato troppo. Eppure, con 3 milioni di persone con una dose e oltre un milione con tanto di richiamo siamo ancora lontani dall’effetto protezione di massa dei vaccini. Quello che ha consentito alla Gran Bretagna - dopo lutti infiniti e un lockdown di tre mesi e dosi praticamente per tutti - di riaprire tutto, anche gli eventi di massa.

Ma il numero altissimo di persone contagiate dall’anno scorso, cui pure si attribuisce una quota di immunità rilevante, 820mila, sommata ai vaccinati, nel complesso non ha piegato in modo significativo la curva dei contagi, né, ancora, quella del numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva. Il confronto fra il maggio dello scorso anno, quando la prima ondata si stava esaurendo e si arrivava alle prime timide riaperture, e gli stessi giorni di quest’anno mostra chiaramente che a calare è soltanto la mortalità. Merito, soprattutto, delle operazioni di immunizzazione nelle case di riposo. In queste ore siamo ancora oltre i mille nuovi casi di Covid in 24 ore, ma i morti sono circa una trentina, contro i circa sessanta di un anno fa.

Insomma, più malati, ma meno deceduti. Ma ancora tante persone in gravi condizioni. Ancora 448 pazienti in Terapia intensiva, ieri, contro i poco più di 320 di dodici mesi prima. A inizio maggio i dati si equivalevano con quelli del 2020, col passare dei giorni, invece, il calo rallenta rispetto alla curva della prima ondata. Questo, nonostante immunizzazioni di massa in alcune categorie (oltre un milione gli ottantenni coperti dalle dosi di siero) e il mantenimento di alcune importanti restrizioni. In sostanza, la curva delle terapie intensive resta ancora troppo piatta e non è un caso che questo sia un parametro problematico in una regione che resta, tuttora, una delle poche in Italia ancora sopra la soglia di allarme dell’occupazione del 30% dei posti letto disponibili negli ospedali insieme a Toscana, Puglia e Valle d’Aosta.

A rendere ancora più rilevante il dato, c’è il fatto che l’indice di contagio, il famoso Rt che ora viene contestato, dovrebbe perdere peso fra i parametri che determinano i cambi di colore fra le regioni, a favore proprio dell’occupazione delle terapie intensive e della situazione negli ospedali. Non è un caso che il presidente della Regione, Attilio Fontana, abbia annunciato un sostegno extra a chi ancora è alle prese con la pandemia dentro un reparto di ospedale o dentro uno dei poli scelti per le iniezioni. "Un ringraziamento va a chi ancora sta svolgendo un ruolo difficile – ha detto – e ieri abbiamo anche voluto esprimerlo concretamente attraverso una delibera che riconosce un contributo economico per l’impegno straordinario che Infermieri e Oss stanno facendo negli hub per far correre veloce la campagna vaccinale".

Che i vaccini restino l’elemento chiave anche per ridurre i nuovi contagi lo dimostra anche la situazione delle province. Tutte sono ormai ampiamente sopra il 30% di persone raggiunte almeno da una dose. Ma Milano, che è quella con il dato più basso, 34,3%, resta anche quella con il maggior numero di contagi (362), seguita da Varese, che ha vaccinato il 34,9% dei residenti. Nella classifica, la provincia dove le dosi hanno raggiunto in percentuale il più alto numero di persone prima è Cremona, dove 41 cittadini su 100 sono già stati in un centro vaccinale. Seconda, staccata di tre punti, Lecco al 38%. È noto, poi, che alcuni Comuni, dove si sono voluti stroncare alcuni focolai di varianti del Covid, hanno ricevuto una precoce immunizzazione di massa. Ci sono già venti piccole e medie realtà sopra il 50% di copertura.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro