Vaccinazioni anti-Covid, Moratti: pronti ad arrivare a 65mila al giorno

Ma la vicepresidente lombarda solleva il caso del siero contro il vaiolo delle scimmie: "Produzione insufficiente perché garantita da una sola azienda. Ne ho già parlato con il ministro Speranza"

In autunno potrebbe essere necessaria una ripresa della campagna vaccinale

In autunno potrebbe essere necessaria una ripresa della campagna vaccinale

Milano - La ripresa della campagna vaccinale contro il Coronavirus, attualmente arenatasi, e la necessità di avere più siero per contrastare il vaiolo delle scimmie. Due punti con un minimo comune denominatore, quelli sui quali si è soffermata ieri Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia e assessora al Welfare. Per quanto riguarda la somministrazione della quarta dose anti-Covid, Moratti spiega: "Noi siamo pronti con la campagna vaccinale. Io ho presentato il piano per la campagna vaccinale già in luglio quindi possiamo dire di avere diversi scenari. Il primo è quello di arrivare a 32mila vaccini al giorno mentre un altro scenario prevede di arrivare a 65mila. Le nostre strutture sono pronte in maniera molto flessibile per poter arrivare a questi numeri in giro di brevissimo tempo". Parole proferite a margine della visita all’ospedale San Carlo di Milano, dove ha inaugurato macchine e locali della nuova risonanza magnetica nucleare. "Contiamo molto anche sulle farmacie perché le adesioni si stanno moltiplicando e questo ci consente di non mettere pressione alle strutture ospedaliere", aggiunge Moratti.

Diverso il quadro sul fronte del contrasto al vaiolo delle scimmie. In questo caso, fa sapere la vicepresidente lombarda, "la produzione di vaccini non è stata sufficiente, ad oggi, per dare le risposte che tutti i Paesi chiedono. Sono stati facilitati quelli in cui la malattia è emersa per prima ossia Portogallo e Spagna". "Il tema dei vaccini del vaiolo – sottolinea subito dopo – riguarda purtroppo anche l’Europa perché c’è solo un’azienda norvegese che produce i vaccini per il vaiolo". Nel frattempo si è avviato un confronto per perovare ad ovviare al problema: "Io – conclude Moratti – mi sono fatta promotrice di parlare con il ministro Roberto Speranza per cercare di avere un numero di vaccini adeguato". E lo stesso Speranza "se ne è fatto promotore in Europa ma il tema è, ripeto, che c’è solo un’azienda che li produce". Ad ogni modo "la Lombardia è stata tra le prime Regioni a costituire una task force ad hoc e adesso stiamo lavorando sulla prevenzione e sull’informazione".

Ultima nota per la nuova risonanza magnetica nucleare del San Carlo , uno strumento diagnostico di ultima generazione, dotato di tecnologia avanzata che permette una riduzione dei tempi di esecuzione degli esami e garantisce una qualità diagnostica ottimale. "Questa apparecchiatura – si legge nella nota della Regione – è considerata la metodica sicuramente più adeguata per lo studio delle malattie neoplastiche, degenerative e infiammatorie del sistema nervoso centrale e periferico. La possibilità di ottenere immagini di elevato dettaglio anatomico si traduce nel vantaggio di studiare strutture molto piccole, con l’opportunità di riconoscere patologie in fase precoce".

 

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