Vaccini, 300mila prenotati in due giorni

di Giulia Bonezzi

È il weekend della corsa finale per la vaccinazione antiCovid degli ultraottantenni: il solo Niguarda prevede d’iniettare in due giorni seimila dosi, il governatore Attilio Fontana conferma l’obiettivo di chiudere domani sera il primo giro per gli over 80 che possono raggiungere i centri vaccinali. Ieri mattina risultava coperto il 78% degli aderenti alla campagna non ricoverati in Rsa, ed entro sera sono stati vaccinati, oltre ai convocati, 3.704 “autopresentati” (su 3.906, a 107 è stato dato appuntamento, gli altri erano under 80), per un totale di quasi 12mila in tre giorni. Non è l’ultima corsa per gli ultraottantenni: le vaccinazioni continuano a domicilio (12.164 su 50mila effettuate a giovedì, obiettivo finire il 20 aprile), per chi ha “bucato” l’appuntamento (e verrà richiamato), per chi non aveva aderito e può prenotarsi, ora, col nuovo sistema di Poste.

Ieri sera alle sei, 602.598 lombardi avevano prenotato il vaccino tra portale, call center, Postamat e portalettere. Più di metà negli ultimi due giorni, dopo l’apertura delle prenotazioni da venerdì ai 70-74 enni (anticipati per tamponare un rallentamento delle iscrizioni dei 75-79 enni dopo la ridestinazione agli over 60 di AstraZeneca), e da ieri ai lombardi con disabilità gravi o "estremamente vulnerabili" che non sono seguiti da un centro ospedaliero. Due categorie queste ultime, sottolinea Fontana, per le quali le dosi di vaccino (Pfizer o Moderna) "sono sempre state insufficienti a garantire un ritmo più rapido". Gli "estremamente vulnerabili" a causa di una precisa serie di patologie indicata dal Ministero della Salute (tra i pazienti oncologici lo è chi ha un tumore "in fase avanzata non in remissione" e chi è in terapia con farmaci immuno o mielosoppressivi o lo è stato fino a meno di sei mesi fa) sono stati individuati dalla Regione in base a esenzioni e consumo di farmaci, mentre per i disabili gravi è stato l’Inps a trasmettere i codici fiscali (identificati dai certificati ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104) alle Ats, che li hanno comunicati a Poste. L’Inps ha censito circa 283mila disabili gravi in Lombardia, ha spiegato l’altro giorno il direttore del Welfare Giovanni Pavesi, dei quali 89.348 risultavano vaccinati con la prima dose (ad esempio per età); gli "estremamente vulnerabili" risultano circa 430 mila, di cui 292.646 in carico a un centro specializzato (e 89.348 vaccinati a giovedì). Per questi ultimi continuano le vaccinazioni su chiamata dei centri, per gli altri ci sono i canali delle Poste. Non è scontato però che gli elenchi dell’Inps e della Regione siano aggiornati: ieri diversi utenti sui social segnalavano che il portale non riconosceva i loro codici fiscali (denuncia immediatamente raccolta dal capogruppo del Pd al Pirellone, Fabio Pizzul), e il governatore, su Facebook, ha invitato i “rimbalzati” a rivolgersi al medico di medicina generale che può inserirli attraverso l’Ats, e a segnalare le difficoltà al vax manager dell’Ats di riferimento (quello di Milano tra il 6 aprile e ieri pomeriggio ha ricevuto circa 550 chiamate al numero 02.85782777 e circa 1.500 mail all’indirizzo vaxfragili@ats-milano.it). Chi ha problemi col portale può anche rivolgersi al call center (800894545).

Sulla piattaforma Poste, disabili e vulnerabili possono indicare se hanno bisogno del vaccino a domicilio, e i disabili aggiungere nella loro prenotazione caregiver e familiari conviventi, che presentandosi con loro (e un’autocertificazione scaricabile dal sito) saranno vaccinati; vale lo stesso per i conviventi dei "vulnerabili" che li accompagneranno a vaccinarsi, senza indicarli nella prenotazione. E i caregiver o familiari dei disabili già vaccinati, o che non si possono vaccinare, ad esempio perché hanno meno di 16 anni? Per loro le prenotazioni con il sistema Poste si apriranno venerdì prossimo, il 16 aprile.