Vaccinazione di massa, la Lombardia: entro giugno oltre 6 milioni di immunizzati

Letizia Moratti punta a 175mila somministrazioni al giorno tra hub, medici e farmacie sempre che "i vaccini arrivino". Coinvolte anche le Poste per le prenotaizoni

Letizia Moratti, vicepresidente della Regione

Letizia Moratti, vicepresidente della Regione

Milano - "La campagna di vaccinazione massiva si aggiunge come punti vaccinali a quelli già indicati nella delibera precedente della Giunta, tra i 60 hub e circa 600 spoke. Questa campagna ha l'obiettivo di vaccinare il maggior numero di persone possibile nel minor tempo possibile, in coerenza con le linee guida del ministero. L'obiettivo è vaccinare un target di 6,6 milioni di persone entro il mese di giugno". E' quanto ha annunciato l'assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, intervenendo in Commissione Sanità.

"Tutto questo - ha spiegato Moratti - è correlato alla disponibilità dei vaccini e al personale che potrà essere reclutato e inviato in Lombardia dalla struttura commissariale". Quindi ha aggiunto: "L'Ats di Milano è la principale con 2,2 mln seguita da Brianza, Insurbia, Brescia, Bergamo, Val Padana, Pavia e Montagna. Per terminare la campagna entro il mese di giugno dobbiamo garantire al picco circa 175mila vaccinazioni e a regime pensiamo che i centri vaccinali massivi possano garantire una capacità pari a circa 140mila somministrazioni al giorno, alle quali si aggiungono altre 30mila somministrazioni al giorno garantite da ospedali e ambulatori e strutture private, medici di medicina generale, farmacie, aziende, Rsa e altre residenze". Moratti spiega che "abbiamo poi deciso di aderire alla proposta di Poste Italiane e di utilizzare gratuitamente loro piattaforma che prevede quattro diverse possibilità di adesione e prenotazione: portale, call center, uffici postali e postini". 

Obiettivi

"Una governance unica, che verrà supportato anche dal sistema privato che supporterà l'intero processo di vaccinazione massiva". 

Tavolo tecnico

"Abbiamo chiesto un tavolo tecnico unico con il Ministero della Sanità per una rapidità nelle decisioni e per evitare sovrapposizioni tra decisori"