Un uovo di Pasqua per i Navigli

Simone Lunghi l’ha messo all’asta, con il ricavato proseguirà la sua “missione”

Simone Lunghi

Simone Lunghi

Milano, 21 aprile 2019 - Anche un uovo di Pasqua può servire a rendere più belli i Navigli. Metti caso che a vincerne uno, gigante, sia Simone Lunghi, soprannominato l’angelo dei Navigli: cosa potrebbe fare, se non metterlo all’asta e destinare il ricavato alle sue imprese per valorizzare i canali milanesi? Così ha fatto. L’asta, lanciata sui social, con offerte ricevute via messaggio, è durata due giorni.

E ad aggiudicarsi l’uovo è stato il titolare del negozio Netgang di via Imbonati, zona Bovisa, che ha offerto 150 euro. Tutti suoi i 4 chili di cioccolato al latte con nocciole che custodiscono una «raffinata sorpresa«. «Utilizzerò quei soldi - annuncia Simone Lunghi - per finanziare una delle prossime imprese sui Navigli: voglio mostrare la bellezza di queste acque, contribuire a riscoprirne la storia, svegliare lo spirito di appartenenza nelle persone. Anche così i Navigli torneranno a risplendere». Così dice «l’angelo dei Navigli», istruttore di canoa della Canottieri San Cristoforo, che ogni giorno raccoglie rifiuti e biciclette gettate da incivili dentro i canali guidando una squadra di volontari che come lui desiderano il bene delle acque milanesi.

Che per lunghi i Navigli rappresentino un patrimonio da valorizzare non è una novità, basti dire che lo scorso settembre ha reso loro onore circumnavigando Milano attraverso tutti i canali del sistema: più di 400 chilometri pagaiando su tavola gonfiabile e pedalando nei tratti di collegamento servendosi di una bici pieghevole. «L’uovo di Pasqua - racconta - è arrivato per caso. Ho vinto per pura fortuna, partecipando a una sottoscrizione a premi alla pasticceria Ornato nel quartiere Niguarda. ‘Vuoi un biglietto?’, mi hanno chiesto, e io ho scelto il numero 48, perché sono nato nel 1971 e ho 48 anni. Ecco, il 48 è stato estratto come primo premio e mi sono aggiudicato un uovo di 4 chili, che sul mercato vale 285 euro. Io ho deciso di metterlo all’asta, con base d’asta 100 euro, lanciando il mio messaggio sui social e invogliando amici e conoscenti a partecipare. L’offerta di 150 euro è stata il quinto rilancio. Tra i partecipanti, anche l’associazione C6 Siloku che sostiene le persone malate di cancro. I soldi li userò per proseguire la mia opera di valorizzazione dei Navigli».

Un’impresa ancora da definire. E non è finita, perché prossimamente organizzerà una lotteria con in palio due biciclette salvate dalle acque. In un anno e mezzo, Lunghi ha raccolto almeno 350 bici abbandonate. Pochissime di privati, una decina del BikeMi comunale, 40 Ofo e tutto il resto, la maggior parte, Mobike. «Le due bici che metteremo in palio hanno il marchio Rossignoli. Erano inutilizzabili ma sono state rimesse in sesto grazie alla stessa ditta Rossignoli che ha sposato la causa. Anche in questo caso, il ricavato andrà ai Navigli».

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