Milano, 10 gennaio 2017 - Momenti di tensione davanti al Palazzo di Giustizia, a Milano. Un uomo - di cui non sono note le generalità - ha minacciato di lanciarsi nel vuoto da un'impalcatura posta proprio al lato del Tribunale stesso. L'episodio nel primo pomeriggio di oggi, martedì 10 gennaio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e Carabinieri. L'uomo è stato messo in salvo dopo le 17.30.
Dopo un lungo colloquio con i due magistrati, l'uomo, che si è definito un perseguitato della giustizia, è tornato sui propri passi, ha avvicinato il pm Nobili e si è stretto con lui in un forte abbraccio. L'uomo è dunque rientrato, attraverso una finestra, all'interno del palazzo di giustizia. Si era arrampicato sull'impalcatura intorno alle 14.30 di questo pomeriggio e minacciava di suicidarsi: "sono 12 anni che la giustizia ce l'ha come me", ha urlato, tra l'altro. Fortunatamente, la vicenda non si è conclusa in modo drammatico.
Da quanto è stato ricostruito finora, l'uomo, dopo aver detto di essere perseguitato dalla giustizia da circa 12 anni (ma risulterebbe incensurato), ha chiesto a forze dell'ordine e magistrati prima di parlare con una cerca persona (gli inquirenti non hanno capito chi fosse) e poi di parlare con Gherardo Colombo. È stato il procuratore Francesco Greco a quel punto a telefonare all'ex collega del pool Mani Pulite che doveva partecipare ad un convegno ma ha deciso di presentarsi in tribunale per aiutare a mettere in salvo l'uomo.
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