"Un’officina del sapere dove la cultura si produce"

Migration

"La nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura? Il progetto vuole fornire una risposta semplice e chiara a una serie di questioni di tipo urbano, architettonico e funzionale. L’edificio si presenta con due grandi navate in orientamento est-ovest e intende dare un segno forte di energia al quartiere di Porta Vittoria e alla città". Parole di Angelo Raffaele Lunati (nella foto), capogruppo con Onsitestudio del team di progettisti che ha vinto il concorso per realizzare il nuovo polo culturale.

Lunati, la Beic sarà green?

"L’edificio è come una grande doppia serra, che cerca di rendere più ambigue le relazioni tra interno ed esterno. L’edificio sarà molto aperto al piano terra, in cui il parco di Porta Vittoria colonizzerà diversi spazi".

Per realizzare la biblioteca basteranno i 101,5 milioni di euro del Pnrr o serviranno fondi aggiuntivi?

"Il progetto cerca di definire una soluzione semplice e fattibile. Le scelte del team sono finalizzate a realizzare la struttura con i fondi e i tempi prefissati".

Dove saranno conservati i 2,5 milioni di libri?

"L’edificio al suo interno ha un grande deposito di libri, che è interrato e ospita un grande meccanismo automatizzato che distribuirà i libri ai vari piani e permetterà di contenere un grande volume di opere".

E la digitalizzazione della nuova biblioteca? (risponde Pierpaolo Tamburelli dello studio Baukuh).

"Sarà possibile non solo aver accesso a una serie di banche dati ma anche avere strumenti per produrre materiali. In questo senso la nuova biblioteca sarà un’officina: la cultura non solo si consuma, ma si produce".

M.Min.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro