Università Statale: Expo, Città Studi e il peso del voto

Fronti divisi ma uniti su un dato: l’ateneo non merita un clima così teso

Elio Franzini

Elio Franzini

Milano, 30 giugno 2018 - Una stretta di mano cordiale, in rettorato, fra Gianluca Vago - al timone dell’università sino al 30 settembre - e il neoeletto Elio Franzini, professore di Estetica. Si sono incontrati subito dopo le elezioni. I “vecchi” rancori si fermano alla porta insieme a una campagna elettorale «esasperata», aggettivo sul quale anche i diversi fronti concordano.

«La Statale non meritava questo clima, con metodi vicini alla politica nazionale dai quali un’università dovrebbe prendere le distanze», sottolinea Riccardo Rogliani di UniLab, lista laica, apartitica e indipendente, che si è schierata col prorettore Giuseppe De Luca. «Spero non si torni indietro su temi a noi cari come l’internazionalizzazione e la valorizzazione del merito, ambiti in cui la Statale aveva molto terreno da recuperare e ha fatto tanto. Deve continuare in questa sua corsa». Gli studenti internazionali sono oggi 3.994 e sono stati stretti 1.054 accordi con università estere. «La campagna elettorale ha visto diversi episodi e comportamenti al limite della correttezza. Nei prossimi anni la comunità accademica tutta deve agire affinché questo tipo di dinamiche non si ripetano», ribadisce la lista Studenti Indipendenti. «Speriamo nella discontinuità con i metodi della precedente amministrazione». Chiedono più rappresentatività e che «si lavori per sanare la frattura». Perché 15 voti di scarto danno idea della Statale da ricomporre. «Bisogna dare atto a Franzini di aver catalizzato un consenso trasversale – dice Giulio Formenti, fra i rappresentanti dei dottorandi in Senato accademico –. Si apre una nuova stagione. Nella precedente c’è stata una grande attenzione ai dottorandi, si continui a investire. Il Campus è da sostenere».

Il giorno dopo, oltre alle polemiche su quanto “pesi” il voto del personale tecnico amministrativo, di fatto determinante - «troppo» per un fronte, «troppo poco» per l’altro - tengono banco i temi caldi: Città Studi e Campus. «Non sono il rettore No Expo ma su Campus e Città Studi dobbiamo approfondire», ribadisce Franzini. «Siamo sicuri che con lui si aprirà una nuova stagione di dialogo», sottolinea il comitato contro il trasloco, facendo gli auguri al futuro rettore. «Nella Cisl Università – dice il segretario generale Giovanni Rindone – troverà un sindacato aperto al confronto, collaborativo e mai pregiudizialmente in contrapposizione. Saremo attenti, ma propositivi, anche nella partita per il trasferimento verso l’ex area Expo, un’avventura alla quale bisognerà dedicare particolari energie». Intanto De Luca ringrazia chi ha lavorato per una Statale «inclusiva»: «La nostra Università saprà trovare su principi condivisi la giusta armonia».

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