Lombardia, l'università studia la ripartenza: "Recovery, ricerca e nuovi spazi"

Elio Franzini dalla Statale alla guida dei rettori della regione: tutti ancora in aula? Sì, ma con prudenza

Elio Franzini, professore di Filosofia, è rettore della Statale di Milano

Elio Franzini, professore di Filosofia, è rettore della Statale di Milano

Milano - Cambio al vertice della Crul: il rettore dell’Università Statale di Milano è il nuovo presidente del Comitato regionale di coordinamento delle Università lombarde. È stato eletto - all’unanimità - dai rettori delle 14 università. Prende il testimone da Remo Morzenti Pellegrini, alla fine del suo mandato all’università di Bergamo, "che ha avuto l’onere di gestire uno dei momenti più duri della storia Crul, coordinando le università durante la pandemia, e ha fatto un’opera egregia di grande connessione. Una prassi che spero di poter mantenere, pur nel rispetto dell’autonomia", sottolinea Franzini.

Quali sono le peculiarità della rete universitaria lombarda? "Insieme abbiamo oltre 300mila studenti, rappresentiamo il 20% della popolazione universitaria nazionale. Siamo gli unici ad essere per metà pubblici e per l’altra metà privati. E siamo tutti in crescita: le iscrizioni sono aumentate anche quest’anno".

Quale sarà la prima sfida da affrontare? "Approvare i nuovi corsi di studi entro Natale. Uno dei compiti istituzionali della Crul. Abbiamo altri tre obiettivi: trovare unità per il Pnrr con linee comuni di intervento; proseguire l’opera a difesa del diritto allo studio e monitorare attentamente la ripresa post Covid".

Nuovi corsi di laurea: quali sono le prospettive e nasceranno nuove lauree congiunte? "Dopo l’anno di relativa calma, in piena pandemia, sicuramente le nuove proposte non mancheranno, come le alleanze. Come Statale, per esempio, stiamo preparando quattro corsi, tutti legati all’ambiente e al tema della sostenibilità. Il coordinamento ha il compito di evitare doppioni e repliche, potenziando l’offerta didattica regionale".

Il Pnrr è la sfida. "E dobbiamo riflettere su come il sistema lombardo possa creare sintonie. Università e centri di ricerca devono essere capofila".

Diritto allo studio: tasto ancora dolente? Non tutti gli studenti che hanno diritto alle borse di studio riescono ad ottenerle... "La situazione è migliorata in questi anni, ma è verissimo, non abbiamo ancora il 100% di copertura e su questo dobbiamo continuare a lavorare con maggiore impegno, dialogando con gli studenti e con la Regione".

Ripartenza post-pandemia. Come si stanno attrezzando le università? "Con prudenza. A seconda della conformazione fisica delle università ci si regolerà sui numeri. La distanza non è più obbligatoria ma restano la prenotazione dei posti, per evitare assembramenti, come i dispositivi di sicurezza e la sanificazione delle aule. Per ora, di fatto, mantenendo lo streaming fino a dicembre, gli stessi studenti si stanno auto-regolando. Soprattutto nelle facoltà umanistiche, dove non si è ancora vista la stessa percentuale di presenza delle scientifiche. Torneremo al 100% sì, ma con gradualità e su questo punto c’è unità tra noi".

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