Università, parrocchie e teatri in campo per i profughi

Borse di studio, residenze e spettacoli per gli allievi del balletto di Kiev. E Aism Lombardia dà assistenza alle persone con sclerosi multipla

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Degli oltre 55mila profughi ucraini che hanno già raggiunto l’Italia, la maggior parte si trova in Lombardia e in Emilia-Romagna, dove risiedono forti comunità di connazionali. Si attivano le famiglie, si attivano i monasteri, le parrocchie e le scuole, mentre le università si preparano ad aprire nuovi corridoi accademici. "Abbiamo subito chiesto che venissero stanziati dei fondi straordinari – sottolineano anche gli studenti di UniSì della Statale di Milano – e grazie a 500mila euro di finanziamento nazionale del ministero dell’Università e ad altre risorse messe a disposizione dall’Ateneo, si sta aprendo un bando straordinario in sostegno a studentesse e studenti ucraini per borse da seimila euro l’una". "Un altro problema in questa tragica situazione è lo scambio di denaro tra studentesse e studenti in Italia e le famiglie rimaste in Ucraina – ricordano gli universitari –. Nella prossima straordinaria commissione tasse sosterremo quindi la necessità di abbuonare la seconda rata per questo anno e il prossimo. L’Università è già impegnata a trovare spazio nelle proprie residenze per ospitare studentesse e studenti non più in grado di permettersi un alloggio privato". E mentre si organizzano punti per la raccolta di beni essenziali nelle università, lancia una pagina con tutte le informazioni per studenti, professori e ricercatori ucraini il Politecnico che "unitamente alle altre università italiane, esprime profonda preoccupazione per ciò che sta accadendo" e rinnova la disponibilità all’accoglienza. Si attiva il terzo settore, e scende in campo l’Aism per dare assistenza alle persone con sclerosi multipla travolte dal conflitto: "Siamo in contatto costante con le istituzioni europee e con due delle associazioni ucraine presenti nel Paese. Stiamo raccogliendo notizie sulle persone con sclerosi multipla e i loro familiari che stanno programmando di raggiungere l’Italia. Al momento abbiamo già ricevuto le prime segnalazioni di persone appena giunte. Un’ulteriore sfida, che si aggiunge alle tante complessità che contraddistinguono questi tempi davvero difficili, in cui non possiamo non fare la nostra parte".

Il mondo della cultura, a partire dall’Accademia Ucraina di Balletto di Milano, rinnova il sostegno ai rifugiati dell’Ucraina: anche il ricavato di “Equilibri sopra la follia“, commedia musicale al debutto, al netto delle spese per la realizzazione e messa in scena, andrà agli allievi danzatori della scuola statale di balletto di Kiev e alle loro famiglie, scappati dalla guerra e ora a Milano. Si.Ba.

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