Una recinzione alla Loggia La maggioranza dice "no"

Il presidente dell’Anpi Cenati: "Sì alla protezione, anche il sindaco è d’accordo". Ma i consiglieri comunali del Pd si schierano contro la chiusura del monumento

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di Marianna Vazzana

L’ipotesi di proteggere da atti vandalici La Loggia dei Mercanti, simbolo della Resistenza a Milano, con una recinzione leggera realizzata con materiale trasparente e alta non più di un metro, non piace ai consiglieri di maggioranza di Palazzo Marino che ieri si sono schierati per la "non chiusura del luogo" durante la commissione consiliare congiunta Sicurezza e Cultura. Una bocciatura che lascia amarezza a Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale, che "già 12 anni fa aveva avanzato questa proposta", evidenzia lo stesso Cenati, rilanciata a seguito degli ultimi episodi di vandalismo. Un’idea "che – aggiunge – ha già ricevuto l’ok del sindaco Beppe Sala", dopo aver preso forma durante una riunione interassessorile con Anpi lo scorso 18 luglio. "Abbiamo pensato di lavorare su più fronti – sottolinea l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –: incrementando la sicurezza, installando elementi di deterrenza e intensificando le attività culturali".

"Abbiamo reso più efficiente il sistema di illuminazione – parole dell’assessore alla Sicurezza Marco Granelli – che migliora anche le riprese delle telecamere, ora tutte analogiche. Entro l’anno arriveranno i nuovi occhi elettronici". Non solo: "Con il prefetto e con il questore abbiamo stabilito maggiore presenza e controllo delle forze dell’ordine".

Ma è la questione recinzione a far discutere. Michele Albiani (Pd), presidente della commissione Sicurezza, dice "no alla chiusura, seppur parziale, della Loggia. Non stiamo parlando di terroristi ma di ragazzini che creano problemi. Bisogna piuttosto dare vita allo spazio che, nonostante sia in pieno centro, è un non luogo della città". Ma "non minimizziamo episodi di violenza" il punto di vista di Alessandro De Chirico (Forza Italia), a favore della recinzione come il leghista Samuele Piscina, e propone il pagamento simbolico di 50 centesimi per l’accesso. Ma dalla maggioranza sono arrivati "no" a cascata. Luca Costamagna (Pd), presidente della commissione Cultura, si dice "perplesso. Seguendo questa logica dovremmo chiudere moltissimi luoghi". "Bene – prosegue Rosario Pantaleo (Pd) – pensare ad attività culturali e, perché no, introdurre il divieto di consumare cibi". Più di un consigliere sottolinea la necessità di "realizzare attività educative per i ragazzi". L’assessore Francesca Ulivi, del Municipio 1, fa presente che "la recinzione sposterebbe solo il problema da un’altra parte". Sulla barriera, comunque, non c’è ancora uno studio di fattibilità e dovrà esserci l’approvazione della Soprintendenza. Cenati rimarca come la Loggia abbia "bisogno di protezione. È diventata un luogo in cui bande giovanili si radunano ogni pomeriggio considerandolo come un luogo proprio".

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