Una palestra di kickboxing a Palazzo Isimbardi

La scommessa di Angelo Valente: "Schiero tre campioni del mondo per riportare gli sport da combattimento nel cuore della città"

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di Luca Talotta

Tre campioni del mondo che insegnano pugilato, kickboxing e thai boxe nel cuore di Milano. A capo dell’idea ancora una volta Angelo Valente, che non lascia e anzi raddoppia, aprendo la sua palestra Kick and Punch Downtown Milano (in collaborazione con la SAP Fighting Style) in via Vivaio 1, all’interno di Palazzo Isimbardi, cuore storico del centro cittadino e motore pulsante a livello istituzionale e non solo. Palestra gemella di quella già esistente di Pieve Emanuele. L’inaugurazione ufficiale il prossimo 14 settembre.

Valente, rientra in citta?

"Esatto. Una palestra che nasce dalla voglia di riportare gli sport da combattimento in San Babila, dove ho lavorato 20 anni alla Doria. Quando ho avuto l’opportunità di avere uno spazio a Palazzo Isimbardi non me la sono lasciata sfuggire".

Una palestra in un edificio storico, che risale al sedicesimo secolo.

"Ha una splendida sala per ospitare le conferenze stampa che mi sarà utile quando presenterò la prossima edizione del galà The Night of Kick and Punch. E poi allenarsi in un edificio di questo tipo, nel cuore di Milano, è una sensazione unica".

Il centro di Milano, secondo lei, come risponderà?

"Oggi è mezzo vuoto, sono tutti in smart working. Bisognerà vedere più avanti, tra qualche mese. Noi avremo un servizio di qualità, visto che insieme a me ci saranno Cristina Caruso e Luca Grusovin, campioni del mondo nella kickboxing, e Joseph Lasiri, che ha raggiunto il tetto mondiale nella thai boxe".

La kickboxing è più diffusa di quello che si pensa?

"Non è più uno sport di nicchia, di palestre ce ne sono tantissime. Milano Centro è una bella piazza: professionisti, uffici, avvocati, imprenditori, vip. Accoglieremo tutti. Certo, ad oggi il problema Covid c’è ed è grave: a Palazzo Isimbardi ci stanno fino a 300 persone, ora ce ne sono circa 20".

Però si parla poco di kickboxing, non trova?

"In Italia si parla solo di calcio. Però quando organizziamo eventi riusciamo a riempire Forum e Palalido, qualcosa vorrà pure dire. E poi molti vip di tanti settori sono interessati, dalla Canalis a Maldini".

E quest’anno la Night of Kick and Punch ci sarà?

"Per adesso è in calendario per fine novembre. Come tutti anche noi siamo stati travolti dalla pandemia. Diciamo che attendiamo di capire cosa dovremo fare a livello di organizzazione sanitaria: se viene troppo complicato, non ne vale la pena".

Organizzata all’americana, con i tavoli per cenare al posto del pubblico ammassato?

"Adesso è molto complesso, i costi sono altissimi. Si può fare, però: al Vismara ci sono due tribune da 1.500 posti. Sto lavorando per organizzare l’undicesima edizione, vedremo".

Il suo sogno a occhi aperti?

"Fare un franchising di Kick and Punch, una catena di palestre. Ho già avuto un paio di proposte, ma ancora non ho deciso nulla".

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