Una grande superstrada, ma green: in bicicletta fra Milano e Malpensa

Gli investimenti di Fnm : "Un piano ecologico che punta anche su nuovi convogli e mezzi a idrogeno"

Il percorso

Il percorso

Milano - Una superstrada esclusivamente dedicata alle biciclette che colleghi Milano all’aeroporto di Malpensa: c’è anche questo nel piano strategico di FNM, presentato ieri al Palazzo delle Stelline e relativo al quinquennio compreso tra il 2021 e il 2025. Il progetto prevede un percorso di 73 chilometri, completamente protetto in modo che non ci siano altri mezzi oltre alle biciclette, con partenza dal parco Sempione di Milano – quindi negli immediati dintorni della stazione ferroviaria di Cadorna – e destinazione finale all’aeroporto passando per il quartiere milanese della Bovisa, dove sorgerà la nuova sede di FNM e dove il Politecnico intende aumentare la propria presenza, quindi Saronno (qui, nei capannoni fatiscenti dell’ex Isotta Fraschini, aprirà il nuovo museo dell’Accademia di Brera), Busto Arsizio e infine Malpensa.

Queste le macrotappe ma i Comuni attraversati saranno 10, come spiega Andrea Gibelli, presidente di FNM: "La superstrada ciclabile sarà realizzata per il 60% su aree ferroviarie e per il restante 40% sul territorio di 10 Comuni. In quest’ultimo caso andremo ad intercettare anche ciclabili esistenti che possano essere utili e coerenti al nostro progetto". Ora si è allo studio di fattibilità, l’obiettivo è arrivare alla scadenza del 2026, anno nel quale Milano ospiterà le Olimpiadi Invernali, con quanti più chilometri realizzati possibile: "In questo senso sarà decisivo il dialogo con i Comuni interessati dal tracciato: più riusciremo a snellire l’iter, più lotti riusciremo a fare entro il 2026" sottolinea Gibelli. Contestuale alla superstrada sarà la piantumazione, lungo il percorso, di 800mila alberi e l’ammodernamento delle stazioni che lo scandiscono. "Questo è uno dei due progetti emblematici previsti nel nostro piano strategico" spiega, ancora, Gibelli. L’altro è quello, già annunciato, relativo alla produzione dell’idrogeno in Val Camonica e all’utilizzo di treni alimentati da questo gas, in sostituzione di quelli alimentati a diesel, lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo, sempre entro il 2026.

Quanto al resto, il piano di FNM prevede investimenti nel quinquennio pari a 850 milioni di euro e relativi a più ambiti. Quanto al trasporto ferroviario, attualmente Trenord (di cui FNM detiene il 50%) trasporta 400mila passeggeri al giorno: "Un numero importante – sottolinea Marco Piuri, amministratore delegato dell’azienda ferroviaria lombarda – anche se siamo ancora sotto gli 820mila passeggeri giornalieri registrati, di media, prima della pandemia. Prevediamo che il ritorno ai livelli pre-Covid avverrà tra il 2024 e il 2025". L’obiettivo messo nero su bianco nel piano è raggiungere quota 1 milione di passeggeri al giorno nel 2030. Da qui al 2025 la flotta sarà rinnovata con 222 nuovi convogli, tra quelli che saranno acquistati e quelli che, già ordinati, saranno messi sui binari. Indispensabile il rinnovo del contratto di servizio con la Regione, al quale si sta lavorando.

Non solo ferro, però. FNM vuol puntare con sempre maggiore decisione anche sulla gomma: "Oggi – spiega Piuri – FNMA, la nostra società di autobus, fa 5 milioni di bus-chilometro all’anno, l’obiettivo è arrivare indicativamente a 20 milioni di bus-chilometro annui: quadruplicare il servizio su gomma. Per riuscirci abbiamo due strade: fare acquisizioni o partecipare alle gare del trasporto pubblico su gomma, quando si tornerà a farle, quando finirà la congiuntura pandemica". Potenziamento in vista anche per il car sharing elettrico di E-Vai, la cui flotta dovrà passare da 188 vetture a oltre 700. Infine dal 2022 sarà avviata la piattaforma per pagamenti e acquisti on line “FNM Pay“.

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