Un reparto di riabilitazione a quattro stelle a Linate: è il modello Adda Martesana

Un reparto di riabilitazione a quattro stelle, a Linate. È uno dei tasselli del Modello Adda-Martersana che i 28 sindaci della zona hanno in mente per tracciare il contagio dopo la fine del lockdown. Obiettivo, ridurre l’accesso al pronto soccorso e il sovraccarico delle terapie intensive per non rivedere mai più le scene da guerra in corsia dello scoppio della pandemia. Un hotel, ce ne sarebbe già uno in pole position a Segrate – 50 posti-letto - accoglierebbe i dimessi con tampone positivo che non possono tornare a casa per evitare di infettare i familiari. Non solo. "L’albergo-ospedale diventerà anche il laboratorio per una nuova medicina del territorio – spiega Dario Veneroni, primo cittadino di Vimodrone, promotore dell’iniziativa -. Per questo siamo tornati all’attacco sulla nascita delle Usca ( Unità speciali di Continuità assistenziale), i medici a domicilio che avevamo già sollecitato come Città Metropolitana, ma che non sono ancora realtà. Abbiamo pensato di unire le due esperienze – posti in corsia e assistenza mirata – prefettura e Ats hanno accolto con favore il progetto". La soluzione riguarderà i quattro comuni del Distretto 3, ci sono anche Segrate, Pioltello e Rodano, bacino di utenza, 97mila abitanti. Funzionerà in modo semplice: chi esce dai reparti dopo la crisi acuta e non è più in pericolo ma è contagioso, andrà in hotel, "una soluzione essenziale nella delicatissima Fase 2 di convivenza con il virus – sottolinea il primo cittadino -. In questo modo eviteremo nuovi casi, aiutando i pazienti a riprendersi definitivamente. È previsto anche un ruolo importante per i medici di base, un modo per riannodare il filo tra loro e le corsie, nervo scoperto dell’epidemia". I comuni dell’area hanno spedito una lettera in Regione per chiedere di accelerare la nascita delle Usca, ne vogliono una per ogni distretto della zona, nel 4, Cernusco, sarebbe di stanza all’Uboldo. Qui, invece, a Segrate, "dietro, da noi c’è questo piano", sottolinea Veneroni. Per lui la soddisfazione di vedere in calce le firme di tutti i colleghi, "a prescindere dal colore politico. Una prova di maturità. Qui, la salute dei cittadini viene prima dei calcoli di bottega".

Barbara Calderola

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro