"Un Politecnico delle arti per ripartire"

L’apertura del ministro Franceschini all’inaugurazione delle Scuole civiche. Il sindaco Sala: "La cultura è volano della crescita"

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di Simona Ballatore

"Il Politecnico delle arti è il telaio sul quale si intrecciano le nostre Scuole Civiche". Parte da questa immagine del presidente Stefano Mirti e dai progetti in cantiere che guardano oltre la pandemia il nuovo anno accademico di Fondazione Milano Scuole Civiche. Cerimonia via streaming, con il messaggio anche del ministro Dario Franceschini che apre ad "un vero e proprio Politecnico delle arti" e a "ulteriori forme di sostegno che il ministero per i Beni e le attività culturali potrà riconoscere a questa valida istituzione".

Quattro civiche (intitolate a Paolo Grassi per il teatro, Claudio Abbado per la musica, Luchino Visconti per il cinema e ad Altiero Spinelli per gli interpreti e i traduttori, che rilasciano titoli riconosciuti dal Miur, equipollenti a lauree triennali e diplomi accademici di primo e secondo livello Afam) "uno spirito collaborativo orizzontale", ricorda Mirti. Ne è un esempio, con la partecipazione anche dell’accademia di Brera, il progetto Opera Bohème che prenderà vita a ottobre. "In questo senso, il Politecnico delle arti è già partito", ricorda il presidente. Anche se attende ancora un riconoscimento ufficiale.

"Cogliamo l’impegno in atto per un riconoscimento normativo e di risorse – sottolinea il direttore generale Monica Gattini – apprezziamo il grande lavoro e l’interlocuzione aperta col Mibact e speriamo che si arrivi presto a questo riconoscimento strutturale: le nostre scuole accolgono studenti da tutta Italia". Che anche nell’anno della pandemia non hanno fatto dietrofront: le iscrizioni tengono (sono tremila oggi gli studenti). Si sono iscritti, per esempio, alle ammissioni del corso di Recitazione Afam della Paolo Grassi 651 aspiranti attori a fronte dei 14 posti disponibili, ad Arte e Tecnologia del cinema e dell’audiovisivo in 596 per 92 posti. Sono in aumento del 20% le iscrizioni alle ammissioni del corso di laurea magistrale in traduzione e sono triplicate quelle per il corso Afam di tecnico del suono.

"Un segnale importante in un anno difficile che ha penalizzato le nostre arti – sottolinea Mirti –. È stato apprezzato il nostro lavoro. Nonostante le difficoltà, ci sono settori da disegnare e l’occasione di sperimentare è straordinaria". Si guarda a Next Generation. Si guarda all’Europa. Intanto c’è un campus da disegnare, che possa tenere al suo interno le sue quattro anime.

"La città sta vivendo un momento curioso, che spesso sembra Risiko o Monopoli – non nasconde il presidente – c’è la partita degli scali ferroviari, il tema Olimpiadi. Abbiamo una interlocuzione in corso, con una triangolazione possibile tra scuole, e al contempo un grande interessamento di un player privato su un possibile campus che veda noi al centro". I prossimi mesi saranno determinanti. "In questa ripartenza di Milano, in questa costruzione, il nostro credo rispetto alla cultura è che possa essere il volano rispetto alla nuova fase della città, che dà il suo meglio ogni volta che è chiamata a cambiare pelle – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala in occasione della cerimonia –. Noi certamente cambieremo, ma non cambieremo rispetto alle nostre profonde convinzioni"

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