Un Parco Nord sempre più verde

Bresso, squadre di tecnici in azione per piantare 1.500 alberi. Il piano è stato finanziato dalle aziende

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Nemmeno il coronavirus ha fermato l’avanzata del processo di sensibilizzazione ambientale che ha come protagonista il Parco Nord. Ieri sono riprese le attività di piantumazione di alberi per dare vita a boschi che nei prossimi decenni garantiranno una più massiccia presenza di verde sul territorio. Sono ben 1.500 le piante messe a dimora in un fazzoletto di terra che si trova nei confini di Bresso, nella zona di via Don Vercesi. Specie di piante forestali tipiche della Pianura Padana, tra le quali quercia farnia, carpino, frassino, tiglio e ciliegio, sono state piantumate da volontari ed esperti, pur in un clima insolito. Normalmente ci sarebbero stati molti volontari, curiosi e anche bambini. In questo caso le disposizioni anti-Covid hanno imposto una metodologia di lavoro rigida. L’iniziativa di forestazione urbana è finanziata da diverse aziende milanesi e nazionali, nell’ambito di programmi di compensazione, e va a inserirsi nel più ampio progetto “ForestaMI”, nato dal protocollo d’intesa tra Parco Nord, Parco Agricolo Sud, Comune di Milano e Città Metropolitana, in collaborazione con il Politecnico di Milano. "Crediamo nel valore della forestazione urbana - ha detto Paolo Viganò, presidente di Rete Clima -. Puntare su queste azioni oggi ha peraltro un valore ancora maggiore, in quanto il Covid-19 ci ha mostrato in maniera chiara come la mancanza di tutela della natura possa generare effetti negativi sull’uomo, sulla società e sull’economia". Significativo il fatto che le aziende, nonostante la crisi economica, abbiano confermato gli investimenti volti ad attività di forestazione urbana.

"La ripresa può essere un punto di svolta per uno sviluppo sostenibile - ha sottolineato il presidente del Parco Nord, Marzio Marzorati -, non c’è migliore simbolo dell’albero per ricominciare: partire da una nuova vita per mettere le radici nel futuro". Il presidente ha ringraziato gli operatori di parco e Rete Clima per il lavoro svolto, pur in condizioni così insolite.

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