Un ospedale di comunità e una scuola Così cambia il volto della periferia

C’è anche questo nella Melegnano del futuro, una città che guarda ai fondi del Pnrr per ridisegnare il proprio tessuto urbanistico a partire dall’area tra le vie Lazio e San Francesco

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di Alessandra Zanardi

Un ospedale di comunità e una nuova scuola. C’è anche questo nella Melegnano del futuro, una città che guarda ai fondi del Pnrr per ridisegnare il proprio tessuto urbanistico, a partire da quello dell’area compresa tra le vie Lazio e San Francesco, a Nord del centro storico. Supportata da uno studio del centro Pim, l’intenzione della giunta Bertoli – ora in scadenza di mandato dopo un quinquennio alla guida della città – è costruire una scuola media in viale Lazio, accanto al plesso che già ospita le elementari. Quindici aule e spazi ad uso anche del quartiere, a partire da biblioteca, palestra e auditorium: così si configura il nuovo edificio, la cui progettazione è fortemente incentrata su tecnologia e risparmio energetico.

Otto milioni e 480mila euro il costo dell’intervento, per il quale il Comune è in corsa per un finanziamento legato ai fondi del Pnrr: ora si aspetta di conoscere l’esito del bando. La costruzione del nuovo edificio sarebbe funzionale a un riassetto complessivo dei poli scolastici della città, la cui collocazione geografica è oggi un po’ frammentata. Il riordino riguarderebbe non solo i comprensivi Paolo Frisi e Giuseppe Dezza, ma anche il professionale Piero della Francesca e il distaccamento locale di Afol, l’agenzia per la formazione e il lavoro.

L’obiettivo complessivo è ricavare ulteriori spazi in una città "i cui servizi scolastici - ricorda il sindaco Rodolfo Bertoli - sono un punto di riferimento anche per chi proviene da fuori comune". E se l’ipotesi della nuova scuola è legata anche all’esito del voto del 12 giugno, è confermato l’arrivo a Melegnano di uno degli ospedali di comunità individuati nell’ambito della riforma regionale per cercare di potenziare i servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Con affaccio su via San Francesco, la struttura - da realizzare ex novo - comprenderà un’area ospedaliera, con una quarantina di posti letto per le degenze brevi e i ricoveri leggeri, e una parte ambulatoriale con spazi ad uso anche dei medici di base. Previsti inoltre un consultorio e un centro psico-sociale. I lavori saranno finanziati con fondi del Pnrr. "Strategica la posizione della struttura, vicino alla Binasca e alla stazione ferroviaria - commenta il sindaco -. La scommessa sarà immettervi il dovuto personale, per garantire la piena funzionalità e la preventivata apertura h24", con l’augurio che "strutture del genere possano davvero favorire la vicinanza tra sanità e territorio".

Ma c’è anche chi non concorda sul fatto di realizzare l’ospedale di comunità costruendo una struttura dal nulla e avrebbe preferito, al contrario, agire sul recupero di edifici già esistenti. È di questo avviso, ad esempio, l’Osservatorio contro il consumo di suolo nel Sud-Est Milanese, organismo che raggruppa 17 tra comitati e associazioni impegnate nella tutela del territorio.

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