"Un luogo dove abbracciare Ilaria" Il Bosco del ricordo ora si farà

Rita Pontone è la mamma della ragazza morta a 25 anni: ha lottato per il desiderio della figlia

"Avrò un luogo dove abbracciare la mia Ilaria". Così Rita Pontone di Lainate, mamma di Ilaria Sveva Vistosi, morta lo scorso 30 gennaio a soli 25 anni dopo due anni di lotta contro un sarcoma rarissimo commenta il via libera del consiglio comunale alla realizzazione di un Bosco del ricordo, all’interno del cimitero della frazione Barbaiana, dove sarà possibile l’inumazione di urne biodegradabili. Quando sua figlia è morta, Rita ha cercato di esaudire l’ultimo desiderio di Ilaria, "mettere le sue ceneri in una capsula mundi, un contenitore biodegradabile da interrare sotto un bellissimo pesco giapponese, nel Giardino del ricordo che c’è a Milano". Peccato che quando i familiari hanno contattato il Comune di Milano gli è stato risposto che si tratta di una procedura consentita solo ai residenti. E allora sono tornati a casa, nel comune in cui vivono. Ma a Lainate non c’era. E così Rita insieme a Claudio Stellari e al Comitato per l’accesso ai diritti (che non vengono rispettati), compresa la dispersione delle ceneri, in questi mesi si sono mobilitati per chiedere all’Amministrazione di realizzare un Bosco del ricordo: petizioni, incontri di sensibilizzazione con i cittadini, incontri con le forze politiche e infine una mozione presentata dalla liste civiche in Consiglio per chiedere l’ampliamenti dei servizi cimiteriali compresa la realizzazione di un luogo per disperdere le ceneri. Nei giorni scorsi la buona notizia, l’approvazione di un atto di indirizzo che prevede l’individuazione di un’area per l’inumazione di urne biodegradabili. "Questa non può che essere considerata una decisione positiva - commentano Rita e Claudio -. Era la richiesta della petizione sottoscritta da alcune centinaia di lainatesi, che ringraziamo ancora, e crediamo risponda alle esigenze di molti. Sarà un posto tranquillo dove ricordare con affetto i nostri cari, abbracciarli, poter parlare con loro e lasciarli con il cuore un po’ più leggero e con il pensiero che ci sia vita oltre la vita".

Roberta Rampini

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