"Un libro per Leopoli" Da Milano la raccolta destinata ai bimbi ucraini

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La scintilla? Le parole del clown Pimpa, nome d’arte di Marco Rodari, che porta allegria ai bambini nelle zone di guerra e che ora si trova in Ucraina. "Regalate libri", il suo appello. Subito raccolto a Milano da una rete di realtà che ha lanciato l’iniziativa “Un libro per Leopoli“. Sono già 50 i libri (in lingua ucraina) donati dai milanesi e ora la raccolta continua. "Nei rifugi, dove tutti i cittadini si riparano durante gli attacchi, giocare non si può. E allora è bello regalare conforto con un libro, che consente di sognare e svagarsi senza bisogno di pile o di un collegamento internet: basta una torcia o la luce di una candela", spiega Mariacristina Campanini, medico di base, fondatrice della onlus Aiutility, tra i promotori insieme all’associazione Milano Sospesa, al “libraio in bicicletta“ Luca Ambrogio Santini e a San Gottardo Meda Montegani Social Street. "Chiunque può donare un libro, portandolo nella nostra sede che si trova in viale Sabotino 13, in orario d’ufficio", sottolinea Campanini. Oppure consegnandolo ai volontari di Milano Sospesa (contatti sulla pagina Facebook). Dove trovare i libri in ucraino? "In alcune librerie molto fornite, oppure è possibile ordinarli". O rivolgersi al “libraio in bicicletta“ Luca Ambrogio Santini che per il progetto “Un libro per Leopoli“ ha selezionato una mini biblioteca. Dieci anni fa ha chiuso la sua libreria tradizionale in largo Mahler, schiacciata dalle difficoltà economiche, ma ha continuato a lavorare con la sua “libretta“ fondando “Librisottocasa“. Recapita i volumi su dueruote e continua a dispensare consigli. In barba ai colossi dell’e-commerce.

Per “Un libro per Leopoli“ quali testi ha selezionato?

"Ho fatto una ricerca mirata e ho trovato diversi libri. O tradotti in ucraino (da testi inglesi o di altre lingue) oppure scritti direttamente in ucraino. Tra i titoli, “La fabbrica di cioccolato“ di Roald Dahl, “Il Piccolo Principe“ di Antoine de Saint Exupery, “A me le guardie!“, di genere fantasy umoristico scritto da Terry Pratchett. C’è anche una versione ucraina di “Mumin“, ideato dalla finlandese Tove Jansson. E poi fiabe e storie originali".

Quali sono?

"Fiabe come “I cavalieri di re Lev“, “Il custode del bosco“, “Il gatto, il gallo e la volpe“. Pure “Luna e il caso delle piume“, un libro scritto in quattro lingue, per i bambini ucraini trasferitisi in Italia ma anche per i piccoli che si trovano nelle zone colpite dalla guerra. Come Leopoli".

Quanti milanesi hanno donato finora?

"Una trentina di persone. Per 50 libri raccolti. Metteremo insieme tutti i volumi, sia quelli acquistati direttamente alla mia “libretta“ e sia quelli consegnati ad Aiutility o a Milano sospesa, per poi portarli a Leopoli con un unico viaggio".

Come fare a contattarla per donare un libro?

"Scrivendomi su librisottocasa@outlook.it o tramite la pagina Facebook Librisottocasa".

Marianna Vazzana

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