Un gesto di cuore "per ricordare il nostro Roberto"

La famiglia dell’ex maresciallo morto in un incidente ha donato 830 euro ai carabinieri in congedo

Migration

"Roberto ci aiuta anche adesso che non c’è più". Poche parole piene di significato per commentare la scelta della famiglia dell’ex maresciallo Roberto Poiatti di donare ai Carabinieri in congedo gli 830 euro raccolti in sua memoria dal fans club Attimi di Umberto Tozzi, dopo il tragico incidente sull’A4 che se l’è portato via pochi giorni fa, l’11 luglio. I soldi sono stati consegnati all’altro gruppo che il militare aveva contribuito a far nascere a Trezzo, dove abitava da anni. È alle divise che sono andati i fondi, commuove il gesto e quello che c’è dietro. "Un uomo generoso dal cuore grande che nessuno di noi potrà mai dimenticare", dicono gli amici che con lui hanno seguito in questi anni il loro beniamino, Tozzi, autore dell’indimenticabile "Ti amo". Roberto era un fan sfegatato, non perdeva un concerto, e alla fine aveva dato vita al gruppo che riuniva chi come lui non poteva fare a meno del cantante, della sua musica, della sua poesia.

"Lo schianto ce l’ha portato via, ma è sempre con noi", ripetono al club e a Trezzo, la città che Poiatti, originario del Bresciano, aveva scelto. "I fondi verranno usati per sostenere le nostre attività", spiega l’Anc del fiume. I carabinieri in congedo sono angeli custodi della comunità, collaborano con le forze dell’ordine sul fronte sicurezza, non mancano mai alle manifestazioni pubbliche, sempre pronti a dare una mano, come durante la pandemia, in prima linea, e ogni anno organizzano il Memorial per le vittime del dovere. Per tutti la fine di Roberto è stato un pugno allo stomaco. Non riescono a credere che non ci sia più.

Poiatti, 58 anni, aveva lasciato il servizio da tempo ed era diventato imprenditore, aveva aperto un’attività commerciale con alcuni dipendenti. Sembrava tutto perfetto e invece quel tir tra Grumello e Telgate ha messo fine a legami, sogni e progetti. L’ex maresciallo si era fermato in corsia d’emergenza con l’auto in panne ed era sceso per chiedere aiuto. Il suo impegno per gli altri "va avanti. Continueremo a custodirne la memoria". La raccolta fondi di Attimi aveva proprio questo scopo. Ma i Poiatti hanno preferito che i soldi andassero all’altra famiglia che Roberto aveva nel cuore: l’Arma per lui era una casa.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro