Un esempio di dignità e coraggio

Claudia

Cangemi

La voce di Diana si è alzata forte e chiara per affermare un diritto che dovrebbe essere “scontato“, ma purtroppo non lo è: "Noi donne ragazze signore non dobbiamo aver paura ad andare in giro da sole – scrive nel suo post, firmato con nome e cognome – che sia notte, l’alba o pomeriggio. Non ci sono spray o aggeggi vari, perché fidatevi che in quel momento lo spray è l’ultimo dei pensieri. Vogliamo solo essere al sicuro. Denunciate. E speriamo che dopo questo episodio ci siano più controlli da parte delle forze dell’ordine". L’aggressione per fortuna (e forse anche per la reazione decisa della donna molestata) non si è conclusa in uno stupro com’è accaduto meno di un mese fa a Locate, ma questo non cambia la sostanza: è davvero triste che neanche in pieno giorno e in una via animata di un centro abitato si possa sentirsi al sicuro. Cronaca e statistiche dell’ultimo anno sono lì a dimostrare che la violenza sessuale a Milano e provincia non accusa flessioni, anzi al contrario le denunce sono in crescita. Per chi volesse vedere il bicchiere “mezzo pieno“ ciò può essere anche conseguenza dell’aumento del coraggio. della determinazione e della consapevolezza delle donne: una volta tante avrebbero subìto e taciuto, magari nel timore di sentirsi chiedere “com’eri vestita“ (cosa che purtroppo a volte succede anche oggi). Ma quanto accaduto la notte di Capodanno 2022 in centro a Milano, con numerose ragazze circondate e aggredite da “branchi“ di maschi violenti, è lì a dimostrare quanto sia ancora lunga la strada perché gli uomini giungano alla consapevolezza e all’accettazione della dignità, parità e libertà di tutte le donne. Né può certo valere come scusante il fatto di essere il preda all’effetto di alcol o stupefacenti: ognuno è sempre pienamente resposabile delle proprie azioni. Benissimo ha fatto dunque Diana a denunciare quanto le è accaduto, senza desiderio di vendetta o di scatenare una “caccia all’uomo“, e chiedendo invece a chi avesse qualche segnalazione di persone somiglianti al suo aggressore di rivolgersi alle forze dell’ordine.

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