Un clochard iraniano sotto il ponte di via Preda "Fa lì i suoi bisogni e l’Amsa non pulisce per mesi"

I residenti denunciano un problema di igiene: "È abbandonato a se stesso. Va trovata una soluzione"

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Vive lì da settembre, sotto il ponte tra via Pezzotti e via Preda, a poche decine di metri dalla sede del Municipio 5, dal Comando della Polizia locale e dall’Università Bocconi. Pare che sia di origine iraniana, ma è difficile comunicare con lui. Lui sta lì, giorno e notte, e sotto quel ponte, un collegamento pedonale in cui ogni giorno passano, centinaia di persone, questo clochard mangia, beve, dorme e fa tutti i suoi bisogni, a cielo aperto, davanti a una palazzina di via Preda. "Io ho una finestra che dà proprio sul passaggio pedonale sotto il ponte e mi tocca vedere tutti i giorni questo senzatetto che va i suoi bisogni – racconta la residente Mariuccia De Stefano –. Di certo non è un bel vedere, ma il problema principale è che l’Amsa per mesi non è mai passata a pulire, nonostante le ripetute telefonate da parte mia. Continuavano a ripetermi: “Possiamo venire a pulire solo se ci accompagnano i vigili urbani’’". Probabilmente per il timore di eventuali reazioni del clochard, che non è molesto, ma beve molto vino. Le sue reazioni possono essere imprevedibili. "Lo scorso inverno è rimasto lì, sempre da solo, al freddo – continua la signora Mariuccia –. Qualche volta si sono fatti vedere i City Angels a portargli pasti caldi".

Una situazione di ordinario abbandono. Del clochard, certo, ma anche dei residenti, che vorrebbero un passaggio pedonale pulito. Ma spesso non è facile convincere i senzatetto ad andare nei dormitori comunali. E le situazioni di abbandono e di degrado continuano per mesi. "Quel chochard – racconta la De Stefano – non si è mai cambiato da settembre fino alla settimana scorsa, quando sono venuti i City Angels, sono stati lì due ore, l’hanno denudato e lavato, gli hanno tagliato capelli e la barba. Hanno portato via sacchi di roba che aveva accumulato lì, gli hanno messo branda, materasso, cuscino, lenzuola e coperte. E lui resta lì. E quando gli fanno la carità, spende quei soldi per comprarsi il vino".

Urge una soluzione dignitosa per tutti, per il senzatetto e per i residenti. Lunedì tre “ghisa’’ sono andati a verificare la situazione. Ma il chochard iraniano è ancora lì, sotto il ponte.

M.Min.

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