Notte violenta a Milano, la fuga disperata di Samsul prima di essere ucciso/ VIDEO

Gli ultimi minuti di vita del bengalese accoltellato a morte in via Settembrini

Frame video dell'aggressione diffuso dai carabinieri

Frame video dell'aggressione diffuso dai carabinieri

Milano, 20 maggio maggio 2018 -  Camicia bianca, zaino sulle spalle. Cammina sul marciapiede quando una telecamera di piazza Caiazzo lo immortala: è diretto verso via Gaffurio, qualche passo dietro due giovani donne. Poi vede qualcosa, si gira e si allontana verso via Settembrini. Inseguito da due uomini che saranno i suoi assassini. Sono gli ultimi momenti di vita di Samsul Haque Swapan, il bengalese di 23 anni ucciso la notte del 27 aprile. I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno unito i frame ripresi dagli occhi elettronici della zona fino ad avere il film del prima e del dopo l’aggressione mortale. Il 23enne è stato trafitto al cuore con un oggetto appuntito, forse un punteruolo o un cacciavite: un unico fendente che gli è stato fatale. Un colpo inferto dall’alto verso il basso. Quarta vittima di una notte di sangue, l’unica ad aver perso la vita. 

In manette sono finiti Abderahim Anass e Saad Otmani, due marocchini di 28 e 30 anni fermati qualche ora dopo il delitto dai carabinieri del Nucleo investigativo con l’accusa di aver ucciso il 23enne bengalese in via Settembrini e di aver aggredito un peruviano di 36 anni e un italiano di 31 nell’hinterland nord e una 21enne inglese in via Gaffurio. La sagoma della 21enne e quella di una sua amica sono quelle che compaiono nel filmato: le due giovani donne che camminano davanti a Samsul. Sono le 2.13.39 quando una telecamera riprende la scena. Le due ragazze vengono raggiunte dopo pochi secondi da due uomini in via Gaffurio. Una delle due viene strattonata per i capelli, viene colpita al fianco con un oggetto appuntito, urla «please, please». L’amica che è con lei spontaneamente consegna il suo cellulare ai rapinatori. Una scena a cui Samsul, che è qualche passo indietro, assiste. Per questo si volta e cambia direzione andando verso via Settembrini. Ed è a quel punto che i due uomini lo seguono e si concentrano su di lui: non è chiaro se vogliano liberarsi di un testimone scomodo (tesi che gli investigatori al momento ritengono poco probabile, considerando che i due erano già stati visti in faccia da tutte le vittime precedenti) o se lo puntino come ennesima persona da rapinare. Sta di fatto che lo inseguono, dopo meno di 40 secondi dall’aggressione delle due donne. 

In via Settembrini, Samsul corre davanti al civico 60 lasciandosi piazza Caiazzo alle spalle. I due aggressori si materializzano sul marciapiede opposto e lo indicano. Questa è l’ultima immagine del 23enne, che verrà ferito a morte davanti al civico 47. Scena clou che resta fuori dall’inquadratura delle telecamere. I due vengono poi ripresi all’angolo tra le vie Settembrini e Scarlatti e imboccano questa via. Alle 2.15.34 corrono sotto le telecamere di un hotel. Con chiarezza si vede Otmani impugnare un cellulare scuro con la mano destra e un altro, chiaro, con la sinistra. Parte della refurtiva. 

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