Uccise la mamma col levatorsoli: nuova perizia psichiatrica

Dichiarato infermo di mente. Il pm: è migliorato, va rivalutato. Corte d’Assise accoglie la richiesta

Corrado Badagliacca

Corrado Badagliacca

Sesto San Giovanni, 9 febbraio 2021 - Una nuova perizia psichiatrica per il 23enne che ha ucciso la mamma a colpi di levatorsoli perchè era tornata dalla spesa ma non si era ricordata di comprargli il tabacco. Lo hanno deciso i giudici della Corte di Assise di Monza dove è in corso il processo nei confronti di Corrado Badagliacca, il giovane accusato di omicidio volontario aggravato per la morte di Lucia Benedetto, casalinga di 49 anni, trovata senza vita il 23 aprile 2019 nell’abitazione in via Sicilia 60 a Sesto. Il 23enne è stato dichiarato infermo di mente da una perizia psichiatrica disposta dal pm della Procura di Monza Alessandro Pepè, titolare delle indagini sull’omicidio, subito dopo l’arresto ed è ancora ricoverato in una struttura specializzata. È stato lo stesso pm a chiedere una nuova consulenza.

"L’imputato è stato dichiarato incapace di stare a giudizio, incapace di intendere e di volere al momento del fatto per un raptus psicotico nell’ambito di un disturbo schizofrenico e socialmente pericoloso, ma le sue condizioni sono migliorate grazie alla terapia a cui si sta sottoponendo ed è quindi necessaria una rivalutazione con una nuova perizia psichiatrica - ha sostenuto in aula Alessandro Pepè -. Quando è stato arrestato, il giovane vagava in stato confusionale portando con sè una katana giocattolo e non è stato in grado di parlare di quanto era accaduto, ma nove mesi dopo l’arresto è stato autorizzato a recarsi alle Poste per aprire un conto corrente per ricevere la pensione di invalidità stabilita all’80 per cento". Alla nuova perizia si era opposto invece il difensore del 23enne, l’avvocato Corrado Limentani: "Non è necessaria perché dalla consulenza psichiatrica già eseguita emergono chiaramente quali fossero le condizioni dell’imputato, che ora ha invece raggiunto un discreto recupero - ha ribattuto -. Anche a la valutazione sulla pericolosità sociale, viene già eseguita periodicamente". I giudici hanno invece accolto la richiesta presentata dalla pubblica accusa, rinviando il processo al 22 marzo per il conferimento della nuova perizia. Il giovane era già in cura prima dell’omicidio della madre al Centro psico-sociale di Sesto. Se l’infermità totale di mente dovesse venire confermata, la sentenza per lui sarà di assoluzione, ma se risulterà incapace di stare a giudizio il processo dovrà essere sospeso.

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