Uccisa a coltellate in strada Convalidato il fermo di Kipe

Resta in carcere il 42enne accusato di aver inseguito e massacrato con 5 fendenti la convivente Luljeta Heshta

Il gip di Milano ha convalidato il fermo di Alfred Kipe per omicidio volontario aggravato dalla convivenza, e ha disposto la custodia cautelare in carcere. L’uomo, 42 anni, albanese, da vent’anni compagno di Luljeta Heshta, 47 anni, ha parlato per parecchi minuti, collegato video e audio dal carcere di San Vittore, mentre il difensore Lino Terranova, il gip e il pm di Lodi Antonella Dipinto erano in tribunale a Milano. È accusato di essere la persona vestita di scuro, con un cappello e un paio di scarpe da ginnastica rosse, vista fuggire sulla provinciale Binasca domenica alle 13.30 subito dopo aver accoltellato cinque volte la donna, che aveva cercato di sottrarsi, correndo via, alla furia del suo carnefice. Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi sul fatto che Kipe si trovasse lì al momento dell’omicidio. Il presunto omicida, vestito di scuro, era stato immortalato in un video girato da alcuni passanti che hanno assistito all’aggressione. Immagini che l’avvocato difensore Lino Terranova ritiene poco attendibili e da verificare. Al vaglio della Procura di Lodi e dei carabinieri di San Donato Milanese sono finite da mercoledì anche le immagini delle telecamere della videosorveglianza all’altezza tra il distributore Total Erg e la rotatoria di viale Repubblica, nella zona dove la vittima si prostituiva. Nel primo interrogatorio Kipe aveva risposto a tutte le domande degli inquirenti, ma senza confessare l’omicidio. Unica ammissione i frequenti litigi per motivi di gelosia nei 20 anni di convivenza. La coppia abitava in zona Corvetto, mentre vivono in Albania i due figli avuti da precedenti relazioni. Carlo D’Elia

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